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Asso, il (severo) bilancio della minoranza a un anno dalle elezioni

Miryam Colombo 28 Ottobre 2021

Asso, Politica

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ASSO – È un bilancio piuttosto severo quello del gruppo di minoranza “Insieme per Asso” che a un anno dalle elezioni amministrative e dalla nomina di Tiziano Aceti a sindaco del paese ha voluto analizzare la situazione attuale e muovere le proprie considerazioni.

La prima nota dolente, secondo quanto riferito dai consiglieri in una nota, sarebbe il difficile rapporto instaurato con la maggioranza: “In questi mesi il gruppo “Insieme per Asso” ha cercato di esprimere al meglio il ruolo di opposizione dapprima tentando di instaurare un rapporto collaborativo con l’amministrazione Aceti, ma lo sforzo è purtroppo stato vano ‘state zitti e buoni in un angolo almeno per un anno, forse poi potremo collaborare'”.

Fatta questa premessa, il gruppo si è concentrato sulle modalità, “discutibili dal punto di vista politico e non rispettose delle normative”, con cui il team di Aceti sta amministrando il Comune di Asso.

Per quanto riguarda la gestione del bocciodromo, il Comune ha approvato la convenzione con l’associazione Nuova Comunale Asso che, secondo la minoranza, negli ultimi mesi non avrebbe pagato né il canone di concessione (per la gara era fissato in 2.500 euro) né le utenze stimate in 5 mila euro
all’anno.

“Ma non finisce qui – hanno aggiunto Melchiorre e la sua squadra -. Dopo che la gara è andata deserta, il Sindaco ha fatto una proroga ed ha partecipato alla gara d’appalto l’impresa individuale della presidente dell’associazione Nuova comunale Asso, che però è stata esclusa ma comunque gestisce il bocciodromo tramite l’associazione. Se non ha i requisiti per aggiudicarsi la gara, come può ricevere l’incarico diretto di gestire il bocciodromo?”.

A questi passaggi avrebbe fatto seguito la stipula di una nuova convenzione con l’associazione: “Molta confusione anche in questo documento – hanno continuato i consiglieri -: si indica che la durata della convenzione è fino al 31.03.2022 secondo l’art. 4 della convenzione, ma poi all’art. 8 il Comune si impegna a mettere a disposizione dell’associazione il bocciodromo sino all’individuazione del nuovo concessionario. Viene chiesto all’associazione di versare un canone mensile di 210 euro + Iva mentre sul pagamento delle utenze viene riportato all’art. 8 che saranno a carico del comune”.

“Ci sono giunte anche segnalazioni sul mancato rispetto delle normative anti-Covid e sulla somministrazione di alimenti e bevande, anche alcooliche – hanno concluso sulla questione -. Stiamo approfondendo la documentazione agli atti del Comune per verificare l’avvenuta adozione di tutte le procedure necessarie compreso il rispetto degli adempimenti fiscali. Qualora si riscontrassero delle irregolarità, questo sarebbe a danno di tutte le attività assesi che invece rispettano le normative pagando regolarmente le tasse su quanto venduto e sostenendo dei costi per garantire la sicurezza dei clienti”.

Altro punto riguarda il servizio di custodia degli impianti sportivi e la concessione gratuita dell’appartamento. A questo proposito la minoranza ha contestato all’Amministrazione Aceti la mancata pubblicità della procedura di selezione di un custode: “Il risultato è stato che ovviamente una sola persona ha presentato domanda per fare il custode degli impianti sportivi ad Asso – hanno evidenziato i consiglieri -. Molto strano considerato che il custode occupa l’alloggio assegnato gratuitamente e gli vengono riconosciuti 2 mila euro all’anno per il pagamento di gas, elettricità e acqua. Inoltre l’alloggio è stato occupato senza titolo già dal mese di luglio 2021, quando l’assegnazione è stata formalizzata il 9 settembre. Una situazione inaccettabile”.

Critica mossa anche sull’argomento cultura e associazionismo: “Nel corso di questi mesi, abbiamo notato come alcune associazioni prima poco attive nell’organizzazione degli eventi, prima fra tutte la Pro Asso -impropriamente denominata Pro Loco- , siano ora in prima linea nella maggior parte degli eventi assesi – hanno rilevato Melchiorre e il suo gruppo -. Abbiamo anche con rammarico preso atto di come l’offerta culturale di Asso in questi mesi sia diventata prettamente un’offerta culinaria”.

Da qui l’affondo: “Considerata tutte le procedure da assolvere per l’organizzazione di un evento che prevede la distribuzione ci siamo chiesti: il Comune ha rispettato la normativa per tutti gli eventi organizzati e co-organizzati? In caso di eventi organizzati da più enti, chi ha incassato le quote versate dai cittadini? Sono stati assolti gli obblighi fiscali? La Pro Asso che ruolo ha nell’organizzazione degli eventi? Le dimissioni del presidente della biblioteca e di un altro membro sono collegate a queste vicende? Su tutti questi aspetti sono in corso verifiche mediante richiesta di accesso agli atti”.

Per quanto riguarda la mensa scolastica, la minoranza ha osservato: “Il Comune ha deciso inspiegabilmente di rinunciare a 8.500 euro annuali pagati dalla ditta per l’utilizzo dei locali e delle attrezzature comunali per la produzione dei pasti. Su tre anni scolastici il Comune rinuncia a un introito di 25.500 euro. Nel nuovo capitolato si specifica che è necessario che la ditta affidataria del servizio disponga di un centro cottura di proprietà o in concessione e che tale centro dovrà essere ubicato in modo tale da assicurare, un tempo medio di percorrenza tra il centro cottura e la sede scolastica, non superiore a
30 minuti. Oltre al danno la beffa: il Comune rinuncia a 25.500 euro e niente più cucina interna. A questo si aggiunge che il buono pasto è aumentato”.

Ultimo punto concerne l’assegnazione transitoria di un alloggio comunale che, secondo l’opposizione, sarebbe stata concessa senza rispettare la normativa. Tra le questioni sollevate ci sarebbe anche la mancata verifica del possesso dei requisiti per l’accesso ai servizi abitativi pubblici che, secondo quanto riportato, non vengono accertati nella relazione dell’assistente sociale e la mancata definizione di un appropriato programma volto al recupero dell’autonomia economica e sociale del nucleo assegnatario.

“In generale, è gravissimo che solo alcuni eletti (in alcuni casi proprio dei predestinati) possano beneficiare di alloggi o non pagare canoni e utenze relativamente alla gestione di attività economiche – hanno considerato infine i consiglieri di Insieme per Asso -. Questo ha dei costi che vengono pagati da tutti gli Assesi: la malagestione Aceti finora ci è costata almeno 35 mila euro”.

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