LOMAZZO – Si è riunito ieri, lunedì, presso il Parco Scientifico Tecnologico ComoNExT a Lomazzo il Tavolo per la Competitività e lo Sviluppo della provincia di Como. La seduta è stata l’occasione per approfondire il dibattito in merito alla definizione delle “Aree Vaste” previste dalla legge Delrio n. 56/2014 e per affrontare le problematiche emerse nei rapporti con la Svizzera soprattutto con riferimento al tema dei frontalieri. Il presidente Roberto Maroni al riguardo non ha escluso la possibilità di un super accorpamento tra le province di Como, Lecco e Varese.
Il Presidente ha illustrato le iniziative regionali nell’ambito del processo di attuazione delle legge Delrio, sottolineando la grande apertura all’ascolto di tutti i territori interessati e riconoscendo il valore della condivisione nel processo di riforma. Con l’obiettivo di formulare al Parlamento la proposta unitaria della Lombardia entro giugno, la Regione ha avviato la discussione in tutte le province istituendo tavoli territoriali e proponendo quale strumento di lavoro e confronto un primo documento di base, da considerare quale punto di partenza e non di arrivo.
All’esito dell’incontro, il Presidente Maroni ha annunciato la convocazione del Tavolo Territoriale (che si terrà venerdì 15 aprile alle 10 presso l’Amministrazione Provinciale di Como), per l’occasione integrato con i componenti del Tavolo della Competitività. L’incontro rappresenterà l’occasione per illustrare la proposta del sistema territoriale comasco sulla configurazione dell’Area Vasta.
A questo proposito il Governatore ha sottolineato l’esigenza di estendere la riflessione alle competenze, alle risorse da utilizzare e all’organizzazione di tutti gli Enti territoriali, e di perfezionare le verifiche preliminari, in parte già avviate, con i territori confinanti, in primis Lecco. Come anticipato, Maroni stesso non escluderebbe un accorpamento Como, Lecco, Varese.
Per quanto concerne i rapporti con la Svizzera, con particolare riferimento al tema dei frontalieri, sono state rappresentate al Presidente Maroni le preoccupazioni dell’intero territorio sia in merito alla questione della tassazione dei frontalieri e dei ristorni, sia alle problematiche poste dalla nuova Legge Imprese Artigiane (LIA), voluta dal Consiglio di Stato del Canton Ticino ed entrata in vigore lo scorso 1° febbraio.
Pur sottolineando che la Regione non ha competenza in materia di politica estera, e quindi non può intervenire sugli accordi fra Italia e Svizzera, il Presidente Maroni ha ribadito il pieno impegno della sua Giunta a sostenere nelle sedi opportune le istanze comasche, peraltro comuni al più vasto territorio interessato dal fenomeno del frontalierato.
Inoltre, il Presidente ha comunicato la decisione di individuare nella Regio Insubrica la sede di confronto puntuale con il Canton Ticino su tutte le questioni di interesse reciproco.
Il contatto diretto con la realtà di ComoNExT ha infine indotto il Presidente Maroni a suggerire al Parco Scientifico di cogliere l’opportunità di fare parte del progetto “Human Technopole – Italia 2040”, iniziativa per il dopo Expo presentata lo scorso 24 febbraio a Milano. La vicinanza al sito e l’occasione di rafforzare le reti con gli altri parchi rappresentano opzioni di crescita importanti.