Albavilla

Albavilla: la minoranza contraria al Pgt

Admin Altreforme 21 Giugno 2013

Albavilla, Politica

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Albavilla Sala consiliare approvazione pgt giugno 2013ALBAVILLA – L’iter del Piano di Governo del Territorio è arrivato al suo atto finale con la votazione per l’approvazione da parte del Consiglio comunale. Ma la questione continua a far discutere e a provocare reazioni. “Sono passati ormai un paio di anni dall’avvio del procedimento da parte della maggioranza, sei mesi dall’adozione dello scorso dicembre – spiega il capogruppo dell’opposizione Marcello MolteniCome consiglieri di minoranza siamo stati convocati a una commissione urbanistica a soli 3 giorni dal Consiglio comunale, con le controdeduzioni dell’ufficio tecnico e della maggioranza ampiamente blindate e non suscettibili di possibili cambiamenti e modifiche”. Chiaro il fastidio di Molteni: “A questo punto la si poteva fare anche dopo il Consiglio, sarebbe stato uguale… Lo abbiamo notato anche nella discussione in Consiglio che a più riprese ha visto la maggioranza dirci che si sarebbero potute accogliere o quanto meno approfondire le nostre proposte, ma che ormai eravamo fuori tempo massimo… Quasi fosse colpa nostra!”.

La critica dell’opposizione è totale: “A queste giustificazioni non ci stiamo. Lo ha voluto questa maggioranza il totale isolamento e l’assoluta volontà di gestire il Pgt senza confronto né con noi né con i cittadini albavillesi. L’ultimo incontro con i cittadini risale al piano dei servizi del 2008 con l’allora amministrazione Pontiggia! La tentazione di lasciare sola la maggioranza, senza partecipare alla seduta del 15 giugno (e senza di noi alcune osservazioni sarebbero state impossibili da trattare in quanto sarebbe mancato il numero legale), ci è balenata a lungo in testa ma alla fine ci siamo convinti a esserci e a provare a contribuire al Pgt nell’interesse dei cittadini di Albavilla”.

Dopo avere contestato il metodo, Molteni espone le criticità di merito: “Il Pgt è stato accompagnato in questi mesi dalla fama di essere a impatto sottozero ma in realtà abbiamo scoperto essere più un Pgt ad impatto 20%, visto che anche nelle zone definite paesistiche viene concesso questo benefit a tutti. Un impatto del 15% per le zone artigianali, ma solo per quelle a Sud della Statale. Gli altri sono figli di un Dio minore. Un impatto che riporta aree edificabili come e più di prima, salvo alcune penalizzazioni poco comprensibili in qualche area”.

Poi aggiunge: “E’ un Pgt dove non si lascia spazio a quella particolarità che doveva distinguere questo strumento dai vecchi Prg: la contrattazione, cioè la possibilità di contrattare con il privato per realizzare l’interesse pubblico. Invece no! Si è scelto in alcuni casi di non decidere: nessuna indicazione sulle aree standard significa non sapere che paese vogliamo nei prossimi anni, significa non programmare le priorità per Albavilla e per gli albavillesi. Se nei prossimi anni quei pochi terreni liberi verranno edificati senza ottenere opere pubbliche interessanti per Albavilla non ci sarà più possibilità di riparare, perché non ci sarà più suolo da consumare! Oppure si è scelto di non avere coraggio non introducendo incentivi reali per rendere possibile un recupero vero di quel patrimonio edilizio, soprattutto del centro storico, che è in una fase naturale di declino inesorabile e che meriterebbe di essere guidato senza paura verso una riqualificazione. Anche coraggiosa”.

Per arrivare a una conclusione netta: “Una certa cultura del sospetto ha guidato nella fase finale di questo Pgt e laddove necessitava coraggio e buonsenso, un’analisi lucida e oggettiva di quel che è e di ciò che potrà essere, la maggioranza ha fallito. Per questo abbiamo detto no all’approvazione del Pgt”.