M. P. – Osteopatia, una terapia efficace non solo per gli sportivi. Domande e risposte dagli specialisti di Formcomo.it
L’osteopatia è una terapia che si propone di gestire patologie per lo più in ambito muscolo scheletrico, tramite il contatto esclusivamente manuale. Con una corretta indagine anamnestica e dei test clinici si cerca di identificare la causa del dolore (che non sempre è dove viene avvertito) e con le varie tecniche manuali si cerca di potenziare i naturali processi di autoguarigione del corpo.
L’osteopata ha il ruolo di eliminare quegli “ostacoli” che, instauratisi nel tempo (posture scorrette mantenute a lungo) o a seguito di un importante trauma o di microtraumi ripetuti (ad esempio per sport o per lavori pesanti), determinano la sofferenza dei tessuti e non permettono all’organismo di raggiungere la guarigione. Tutto questo senza l’utilizzo di alcun farmaco, ma solo con l’ausilio del trattamento manuale.
Chi può rivolgersi all’osteopatia?
Il trattamento osteopatico è rivolto a tutti, dal neonato al bambino, dall’adolescente all’adulto all’anziano.
Come si svolge una visita osteopatica?
La visita dura circa un’ora. Una prima parte consiste nella raccolta dei dati riguardanti la storia clinica del paziente e del problema/i presentato/i al momento della visita stessa. Una seconda parte comprende l’esecuzione di test clinici per confermare l’ipotesi diagnostica sull’origine del problema. L’ultima parte consiste nel trattamento vero e proprio in cui l’osteopata esegue delle tecniche su articolazioni, muscoli, tessuto connettivo, cranio, visceri e altre strutture a seconda del caso.
Quante sedute servono?
Dipende dal problema o dalla patologia che si ha davanti. Per alcuni problemi muscolo-scheletrici possono bastare anche 2/3 sedute, per problemi cronici invece generalmente servono 4/5 sedute ravvicinate e poi controlli a distanza di tempo. Ecco alcune specifiche sulle tecniche:
Approccio strutturale
Applicazioni di particolari manovre di rilasciamento delle articolazioni e dei muscoli. Ha effetti non solo meccanici, ma soprattutto biochimici, in quanto stimola il corretto scambio di fluidi all’interno delle strutture trattate.
Approccio fasciale
Tecniche indirizzate al muscolo o alla fascia, che impiegano un continuo feedback palpatorio per ottenere un rilasciamento dei tessuti miofasciali.
Queste tecniche agiscono sulla fascia e la sua relazione fra disturbi muscolo-scheletrici, dolori e tensioni e stato globale della fascia.
Approccio viscerale
Tecniche che ristabiliscono la mobilità e la motilità (espressione della vitalità cellulare) di un organo. Queste tecniche consentono di stimolare l’organo verso una corretta funzione digestiva, di assorbimento o di espulsione, sia in un ambito più meccanico sia in ambito biochimico.
Approccio craniale
Tecniche che agiscono sul movimento di congruenza fra le ossa del cranio, andando ad agire a livello osseo, nervoso, meningeo e del liquor cefalorachidiano. Con queste tecniche si agisce in particolare sulla vitalità dell’organismo, qualità fondamentale che permette agli esseri viventi di reagire con efficacia agli eventi di disturbo provenienti dall’ambiente esterno e da quello interno.
Quali sono le patologie che possono essere trattate?
GRAVIDANZA
Lombo-sciatalgia
Dorsalgia
Stitichezza
Gonfiore arti
Incontinenza da sforzo
Dolori pelvici
Bruciore di stomaco
AMBITO SPORTIVO
Epicondiliti
Tendiniti
Instabilità di spalla
Ernie discali
Distorsioni di caviglia
Contratture e stiramenti muscolari
Pubalgia
Fasciti plantari
AMBITO PEDIATRICO
Sinusiti
Cefalee
Dolori muscolari
Asma e allergie
Plagiocefalia
Torcicollo miogeno
Scoliosi
Piede piatto
Morbo di Osgood-Shlatter
Dismenorrea
AMBITO GERIATRICO
Artrosi
Osteoporosi
Rigidità articolare
Ernie discali
Dolore alla colonna
Patologie reumatologiche
Patologie gastro-intestinali
Patologie dell’apparato urinario
Patologie neurologiche
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