San Primo, il Circolo Ambiente I.Alpi contrario al progetto della Comunità Montana

Caterina Franci 8 Aprile 2022

Ambiente, Lettere

Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente Ilaria Alpi

MAGREGLIO – Riceviamo e pubblichiamo:

Come Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” siamo assolutamente contrari e preoccupati in relazione al progetto – che avrebbe in mente la Comunità Montana del Triangolo Lariano – per lo ‘sviluppo turistico’ del monte San Primo. Leggiamo della realizzazione di nuovi impianti per lo sci, uniti all’innevamento artificiale; a questo si potrebbe – da quanto si legge – unire la costruzione di nuovi parcheggi nelle aree di partenza.

Ebbene, noi come associazione siamo totalmente contrari a questa idea di sviluppo turistico delle aree di montagna. I nostri monti vanno preservati dal punto di vista ambientale e paesaggistico, quindi occorre anzitutto conservare la naturalità dei luoghi; pertanto niente turismo di massa, niente nuovi impianti sciistici o parcheggi.

Quello che occorre ai nostri territori montani è casomai pensare ad organizzare meglio il turismo dolce e lento, che si realizza con le camminate per godersi gli splendidi panorami naturali; si potrebbe invece organizzare un servizio di navette (partendo, ad es, dalla stazione ferroviaria di Asso) per raggiungere i luoghi di partenza delle escursioni, almeno nei giorni festivi, e migliorare la sentieristica. Interventi che la Comunità Montana potrebbe realizzare con un impegno economico molto più contenuto rispetto ai nuovi devastanti progetti che, appunto, prevedono un esborso assurdo di soldi pubblici!

L’unica cosa che serve alle nostre aree di montagna – che devono il loro valore solo e unicamente alla conservazione della naturalità – è la loro tutela ambientale. Trasformare il San Primo in un luna park o in una nuova ‘Bormio 2000′ distruggerebbe la naturalità dei luoghi e metterebbe a rischio l’equilibrio ecologico della montagna. E’ anacronistico pensare oggi ad uno ‘sviluppo’ pensato per lo sci in un periodo in cui gli inverni si fanno sempre più caldi e cade sempre meno neve. Oltretutto per produrre neve artificiale serve molta acqua e molta energia, in un epoca storica in cui soffriamo di siccità prolungate (come quella vissuta quest’inverno!) e di difficoltà ad approvigionarci di fonti energetiche.

La Comunità Montana abbia il pudore di accantonare il devastante progetto e, se proprio esistono fondi pubblici, spenderli per accrescere la conservazione naturale delle nostre montagne, a partire dal bellissimo San Primo.”

Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”