Presidio in stazione, la lettera degli operatori #YouthLab

Redazione 15 Dicembre 2022

Lettere

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foto archivio

 

ERBA – Riceviamo e pubblichiamo:

Scusate, è tutta colpa nostra.

Siamo noi che abbiamo illuso i giovani di Erba, raccontando loro che il territorio erbese voleva dare voce e forma alle idee dei giovani. Siamo noi che li abbiamo accompagnati a costituirsi in associazione, a fare i primi passi, a prendersi cura della Stazione di Erba come se fosse la loro casa. Siamo noi che abbiamo male interpretato le indicazioni del Comune e del Consorzio Erbese, credendo che questo fosse il nostro mandato, sulla base del quale il territorio erbese ha ricevuto un importante contributo da Fondazione Cariplo, che ha pienamente condiviso obiettivi e metodi di lavoro, grazie al quale anche la Stazione di Erba è stata portata a nuova vita. Siamo noi, arroganti, che siamo andati a raccontare a Regione Lombardia, Fondazione Cariplo e Ferrovie Nord Milano che queste erano politiche giovanili innovative, fondate sul riconoscimento del potenziale dei giovani, con i quali è possibile adottare un’interazione matura e alla pari per la costruzione di un bene comune.

Gli abbiamo fatto credere che la Stazione fosse in co-gestione tra loro e il Consorzio Erbese e, in effetti, il Consorzio gli ha pure consegnato le chiavi di casa con una cerimonia davvero toccante in cui c’erano proprio tutti, Fondazione Cariplo, il Consorzio erbese, il Comune di Erba, i rappresentanti di altri comuni dell’erbese e i consiglieri regionali del territorio. Siamo noi che gli abbiamo dato l’idea che non dovevano pensare solo ai giovani, ma potevano costruire proposte anche per la comunità intera, provando a collaborare con le realtà del territorio.

Che poi questi ragazzi in buona parte manco li conosciamo. I giovani sono così, oggi ci sono e domani partono inseguendo i loro sogni, il più delle volte lontano da casa (chissà poi perché). I ragazzi dell’Associazione Lo Snodo, però, invece di sciogliersi come neve al sole, si sono passati il testimone coinvolgendo nuovi giovani e, interstarditi, sono pure andati avanti a fare proposte, a gestire la “loro” stazione, con cura e amore, proprio come se fosse casa loro, nonostante la pandemia, le ristrutturazioni e le chiusure improvvise. Non prendetevela con loro. È solo colpa nostra.

Gli operatori del progetto #Youthlab

Elisa, Greta P., Lucia, Marco, Martina, Marzia, Stefania, Stefano, Tatiana, Teto, Tommaso, Veronica