
INVERIGO – Riscoprire la passione per l’arte fotografica. In un’epoca in cui il digitale la fa da padrone, dove più che di fotografi alcuni parlano di semplici “scattisti” (in quanto si scatta, non si fotografa), c’è ancora chi conserva la passione per quei dettagli e quegli accorgimenti che fanno davvero della fotografia un’arte e, quindi, del fotografo un artista.
Renato Donghi è tra questi. Trent’anni passati dietro la macchina fotografica, alla ricerca dell’inquadratura e del soggetto perfetto, studiando la luce, i dettagli, l’esposizione e ogni angolazione possibile. “Perchè puoi avere la macchina fotografica più tecnica e potente sul mercato, ma ciò che fa la differenza resta sempre chi c’è dietro”, spiega sintetizzando alla perfezione la ragione che lo ha spinto a creare un nuovo gruppo fotografico sul territorio. “Sono stato uno tra i fondatori del Circolo fotografico di Inverigo, ma quello che vado a proporre oggi è un’idea completamente diversa – precisa fin da subito – Proprio perchè lavoro nel settore da così tanti anni, ho potuto vedere l’evoluzione della fotografia e così anche la nascita e la crescita di diversi circoli fotografici, con i relativi corsi per avvicinarsi a questa disciplina o per migliorare le proprie competenze. Mi sono però reso conto che oggi l’avvento del digitale ha portato alla perdita dell’essenza pura della fotografia. Ciò che è importante è il soggetto, l’inquadratura, determinati dettagli tecnici che permettono a una fotografia di suscitare emozioni oggi e di conservarle inalterate se la si osserva dopo vent’anni“.
Da qui la decisione di creare un gruppo per “fare la differenza”, intesa come qualità. “Siamo un gruppo di appassionati che si riuniscono una volta la settimana per commentare le proprie foto. La differenza sta proprio qui. Gli iscritti al gruppo su Facebook ci mandano le proprie foto. Noi le accettiamo e le pubblichiamo. Poi nell’incontro successivo andiamo a discutere quegli scatti. Ognuno si sente protagonista e, attraverso dimostrazioni pratiche al pc, riusciamo a far capire come correggere determinati errori e acquisire così una migliore tecnica fotografica“.
Basta digitare su Facebook “Inverich” per essere catapultati in questo “contenitore fotografico”, come il suo stesso creatore lo definisce, attraverso cui confrontarsi con altri appassionati del territorio. “Nessuna competizione però! Lo spirito è quello di mettere in condivisione le capacità e anche gli errori di tutti, così da poter crescere e migliorare insieme”.
Al momento il gruppo si ritrova il lunedì sera presso una sala dell’oratorio di Santa Maria, messa a disposizione dal parroco don Costante Cereda. A breve verrà comunicato a tutti i soci, che attualmente sfiorano già la sessantina, se questa resterà o meno la sede ufficiale.
A credere fortemente in questo progetto che Donghi aveva in cuore da tempo sono stati fin da subito gli amici di una vita, Carlo Pelizza, attuale vice, e Luisella Negri, segretaria.
Le idee su cui lavorare non mancano e già in cantiere ci sono diversi progetti che preso si concretizzeranno e potranno essere ammirati da tutti. Come una bella fotografia merita di essere.