Inverigo

Il Circolo Fotografico di Inverigo compie 20 anni

Malaika Sanguanini 3 Aprile 2023

Attualità, Inverigo

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Alcuni soci del Circolo Fotografico

 

INVERIGO – Una realtà nata anni fa grazie a due appassionati di fotografia e che oggi conta più di cinquanta soci: il Circolo Fotografico di Inverigo compie quest’anno venti anni dalla sua fondazione. In occasione di questo importante traguardo, Roberto Mauri, socio del Circolo da dieci anni e da due Presidente, racconta gli inizi e la storia di un’associazione nata e cresciuta grazie alla passione e alla dedizione di persone che amano la fotografia e grazie alle quali altrettante persone hanno avuto la possibilità di avvicinarsi a questo mondo.

L’INTERVISTA

Partiamo dal principio, come è nato il Circolo Fotografico di Inverigo?

L’inizio del Circolo Fotografico di Inverigo sono due appassionati di fotografia: Giovanni Bartesaghi e Renato Donghi, entrambi di Inverigo, i quali riuscirono a creare il primo calendario fotografico di Inverigo. In quel momento ancora non si poteva parlare di Circolo Fotografico come istituzione, ma a seguito di questo successo e della loro passione riuscirono a fondarlo circa un anno dopo. Da qui partono i venti anni di storia che oggi sono in crescita, oggi siamo cinquantaquattro soci e non siamo più limitati solo ad Inverigo, molte delle nostre manifestazioni vengono fatte ad Arosio, collaboriamo con la Biblioteca di Lambrugo e di Cucciago dove esponiamo spesso le nostre mostre.

Siamo in tanti e riusciamo ad organizzare molte cose, anche se fare più cose richiede molto impegno e soldi, non abbiamo finanziamenti essendo un’associazione non a scopo di lucro. Un fattore positivo è che il nostro Circolo è uscito indenne dalla pandemia, non ci siamo mai fermati e tutti i mercoledì abbiamo continuato a portare avanti le nostre serate e i nostri incontri fotografici, ovviamente online.

Per quanto riguarda la sede del Circolo, ci siamo sempre appoggiati alla Biblioteca di Inverigo, questa è stata di recente ristrutturata e allestita per eventi, di conseguenza non viene più messa a disposizione per gli incontri interni delle associazioni, ci viene concessa esclusivamente su richiesta per l’organizzazione di eventi ben precisi, come i convegni e le mostre. Il Comune ha trovato comunque un luogo per le nostre serate interne che è stato individuato in una sala nei pressi della stazione.

Ci vogliono particolari requisiti per diventare soci del Circolo Fotografico di Inverigo?

Per essere soci del Circolo è sufficiente un solo requisito: la passione per la fotografia. Non è necessario essere fotografi, abbiamo alcuni soci che non fotografano ma sono comunque molto appassionati e quindi vengono ad ammirare le opere degli altri. Per noi tutta la fotografia ha pari dignità e non imponiamo determinati stili o tecniche e questo è sicuramente un punto a nostro favore, ognuno può esprimersi attraverso la tecnica che più gli piace. Tanti soci sono appassionati di concorsi e abbiamo istituito proprio quest’anno un gruppo che si occuperà di segnalare i possibili concorsi interessanti a cui partecipare. Il Circolo Fotografico di Inverigo fa inoltre parte di FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) che raggruppa associazioni come la nostra, è la Federazione più grande in Italia.

Abbiamo anche un nostro archivio fotografico che mettiamo a disposizione di chiunque, ad esempio se il Comune ha bisogno di fotografie di Inverigo noi le mettiamo a disposizione. Nel nostro statuto abbiamo anche la funzione di documentare il territorio e i vari eventi. 

Roberto Mauri

Il vostro fiore all’occhiello è l’evento Cinque Giorni, in cosa consiste?

La Cinque Giorni è stato per anni un evento di fine anno e che può durare dai tre ai cinque giorni, venne chiamato in questo modo perché il primo anno che lo organizzammo durò appunto cinque giornate. Da tempo abbiamo modificato il periodo e adesso ha luogo tra fine settembre ed inizio ottobre e si tratta di un vero e proprio evento all’interno del quale è presente una mostra a tema: a inizio anno i soci scelgono un tema e, partendo da questo, creano le proprie opere fotografiche che vengono poi esposte in una mostra aperta a tutti. Il tema scelto quest’anno è quello della leggerezza.

Al momento state lavorando o avete in mente qualche nuovo progetto?

Abbiamo in mente un progetto di documentazione del territorio legato alle Ferrovie Nord, queste ultime sono un po’ la scusa per documentare il nostro territorio. L’idea è quella di partire dalla stazione di Canzo-Asso e di arrivare fino a Milano, documentando i paesi e i territori per scoprire i vari punti in comune.