Valfurva, donna rimane intrappolata nel fango. Salvata dal Soccorso Alpino

viviana 8 Agosto 2021

Fuori provincia

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VALFURVA (SO) – Notte di paura per l’escursionista di Roma che si è trovata intrappolata nel fango a 2600 metri di quota in Valfurva in provincia di Sondrio.

Un uomo e una donna di Roma erano usciti per una escursione, ma quando lui ha preferito tornare a valle, la signora,  classe 1965, ha continuato a camminare ancora per un po’ con l’intenzione di scendere dal sentiero glaciologico. Erano d’accordo che si sarebbero incontrati più tardi, ma il mancato rientro ha messo in allarme l’uomo soprattutto per l’arrivo della notte del maltempo.

Sono scattate così le richieste di soccorso, poco prima dell 18:00, e subito si è attivato il Soccorso Alpino, Stazione di Valfurva e poi di Bormio della VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna; il Sagf – Soccorso alpino Guardia di finanza e  i Vigili del fuoco. In tutto una trentina di persone hanno preso parte alla missione di soccorso.

Le squadre sono partite e hanno cominciato a perlustrare la zona dove si  presumeva potesse trovarsi la donna, ma solo verso le 20:00 sono riusciti ad udire le grida dell’escursionista provenire dal punto più alto della zona, sopra il sentiero glaciologico alla bocca del ghiacciaio dei Forni.

La donna aveva , infatti, sbagliato sentiero e stava cercando di riprenderlo e, mentre attraversava il torrente del “Palon de la mare”, si è ritrovata con le gambe completamente bloccate da una massa di fango molto denso, sotto la pioggia forte e con il torrente che scaricava acqua e terra.

E’ iniziata così l’operazione di soccorso, complicata e faticosa nonché molto delicata, durante la quale i soccorritori hanno scavato nel fango con pale e a mani nude per liberare l’escursionista romana. Dopo essere stata estratta dal fango, alle 2 del mattino la donna è stata trasportata in barella fino a valle, dove c’era l’ambulanza per il trasporto in ospedale.

Sul posto è giunto anche l’elisoccorso autorizzato per i voli notturni proveniente da Como, ma dopo aver provato l’avvicinamento più volte, ha dovuto desistere a causa delle pessime condizioni meteorologiche.

Il Soccorso Alpino racconta di “Un intervento anomalo, molto complicato e faticoso, ma finito nel migliore dei modi. La raccomandazione per chi non conosce il posto è di prestare molta attenzione alla segnaletica e di non avventurarsi in zone che solo in apparenza sembrano accessibili ma in realtà possono presentare insidie che solo gli esperti conoscono”.

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