MILANO – La Regione Lombardia ha previsto per il biennio 2022/2023 uno stanziamento da 10,5 milioni di euro per gli Enti parco della Lombardia.
L’obiettivo è realizzare opere e progetti che possano contribuire alla tutela dell’ambiente, alla salvaguardia delle risorse naturali disponibili, al mantenimento in efficienza di strutture e infrastrutture presenti nei parchi regionali e al recupero di aree degradate.
Lo ha annunciato l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi:
“In Lombardia abbiamo 24 parchi regionali: il 25% del nostro territorio è protetto. Vantiamo un patrimonio naturalistico e una biodiversità eccezionali che vogliamo tutelare e valorizzare anche in chiave turistica. Le nostre aree verdi – ha rimarcato l’assessore – hanno bisogno di servizi e di infrastrutture adeguate. Con questo stanziamento eccezionale rendiamo la Lombardia sempre più verde e attrattiva, anche in considerazione delle mutate esigenze turistiche in seguito al Covid-19″.
Del finanziamento potrebbero beneficiare anche i Parchi dell’area erbese, come il Parco della Valle del Lambro – compreso tra i laghi di Pusiano e di Alserio a nord e il Parco della Villa Reale di Monza a sud – e il Parco del Monte Barro – incastonato tra il lago di Como, il lago di Garlate e il lago di Annone.
I finanziamenti previsti saranno destinati alla manutenzione straordinaria e la riqualificazione del patrimonio naturale, come la ristrutturazione delle sedi con servizi moderni e innovativi, gli impianti e attrezzature di pertinenza a malghe e alpeggi di proprietà pubblica e gli interventi di recupero di elementi caratteristici esistenti come muretti a secco e terrazzamenti.”
“Solo due mesi fa abbiamo stanziato 3,6 milioni – ha ricordato l’assessore lombardo – e ora a bilancio ne mettiamo a disposizione altri 10,5 per i prossimi due anni come stanziamento straordinario. C’è un confronto quotidiano con gli enti gestori, con Federparchi e con gli operatori. Crediamo davvero che queste aree siano il polmone verde della Lombardia, spazi naturali che permettono alle città di respirare. In periodo di pandemia il tema del benessere è diventato centrale – ha concluso Rolfi – ed è fondamentale richiamare l’attenzione sul prezioso lavoro che le aree protette svolgono nella cura del territorio, del paesaggio e della biodiversità”.