COMO – Quattro ore di sciopero unitario, martedì 29 settembre, dalle 10 alle 14, sulle linee Asf. È la decisione presa a malincuore dai sindacati confederali lariani del trasporto.
I sindacati hanno deciso di indire la protesta a causa della scelta della società di non ricollocare i lavoratori diventati non idonei. «La trattativa dura da maggio – spiega Marco Fontana, Filt Cgil – la risposta dell’azienda è sempre stata negativa». A far scattare la scintilla il caso di un autista di quarantanove anni con più di dieci di servizio in Asf che è stato dichiarato “non idoneo” e, a fine malattia, sarà licenziato.
«Siamo costretti, e ci spiace con l’utenza per i disagi futuri, ma non abbiamo avuto altra scelta. Gli autisti parleranno con l’utenza e spiegheranno la posizione. La nostra azione è mirata a scongiurare altri possibili licenziamenti di non idonei. Quindi, l’episodio singolo, seppur con le sue specificità , è importante per il futuro».
Nei prossimi giorni continueranno le assemblee; il sentore, però, è di un’adesione massiccia allo sciopero. «Asf ha  cinquecento dipendenti e produce utile – aggiungono Mario Lovergine e Lorenzo Trombetta, componente e segretario
territoriale Fit Cisl – Il licenziamento non è illegittimo, riteniamo però sia importante ricollocare i lavoratori non idonei all’interno della società ».
Le organizzazioni hanno inviato una richiesta d’incontro all’assessore ai Trasporti Gerosa, il presidente provinciale Livio, il presidente Spt holding Viganò, il presidente Asf Coarezza e il presidente Consorzio pubblici trasporti Como Mascetti. «Il sentore è che, se le cose non si sistemeranno, le proteste proseguiranno», concludono le Rsu Pasquale Vasta e Antonio Parziale.