Erba

Tra storia e memoria, una serata dedicata al Giorno del Ricordo

Malaika Sanguanini 11 Febbraio 2024

Cultura, Erba

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Da sinistra: Veronica Airoldi, Simone Severgnini e Mauro Colombo

ERBA – In occasione del Giorno del Ricordo, una serata dedicata alla storia, alla memoria e al ricordo ha avuto luogo ieri, sabato, presso la Sala Polivalente di San Maurizio, all’interno della rassegna “L’arte dell’Incontro“, una serie di eventi che la compagnia teatrale il Giardino delle Ore ha in programma per prepararsi al centenario della costruzione del Teatro Licinium di Erba.

Ed è stato proprio quest’ultimo il cuore pulsante di questo secondo incontro dal titolo “Territorio e Memoria“, il quale ha visto sul palco personalità erbesi che conoscono bene la storia del Licinium: Veronica Airoldi, sindaco di Erba dal 2017 al 2022 e nipote di uno dei padri del Teatro Licinium e Mauro Colombo, giornalista e scrittore.

“L’incontro di oggi lo abbiamo intitolato Territorio e Memoria perché la storia del Teatro Licinium si intreccia molto con quello che è il periodo storico del fascismo, nel Giorno del Ricordo è importante, come società civile, prenderci del tempo per riflettere su quelli che sono stati alcuni momenti storici fondamentali dell’ultimo secolo“, ha affermato Simone Severgnini, moderatore dell’incontro.

“Sono molto felice di avere qui con me Veronica Airoldi – ha proseguito – la quale è stata molto importante per la storia personale de Il Giardino delle Ore rispetto al Teatro Licinium e Mauro Colombo che nel 1991 pubblicò un libro sulla storia del Licinium. Mi piacerebbe molto arrivare al centenario con la possibilità di pubblicare un nuovo libro”.

Durante l’incontro, Simone Severgnini ha rivolto domande ai due ospiti inerenti alle origini, alla crescita, agli alti e bassi che l’hanno visto protagonista e ad una rinascita che ormai da anni vede il Teatro Licinium come un luogo simbolo per gli erbesi e non solo.

La serata è poi proseguita con il monologo teatrale “Italiani in Soffitta”, inscenato dall’attore Alessandro Botta che ha guidato il pubblico attraverso un viaggio terribile ma che, tuttavia, alterna momenti di luce e speranza. Uno spettacolo per ricordare, a venti anni dall’istituzione del Giorno del Ricordo, che è importante continuare a raccontare affinché gli orrori del passato non si ripresentino.