ERBA – La seconda edizione di SCAT: Scuola di Cittadinanza Attiva Territoriale, nata dalla collaborazione tra i ragazzi dell’associazione Lo Snodo e la rete Confluenze, sta volgendo al termine. Un momento di confronto e di conclusione, attraverso le numerose testimonianze di chi ha preso parte al progetto, ha avuto luogo ieri pomeriggio, lunedì, presso la sede de Lo Snodo.
Presenti all’evento il Presidente de Lo Snodo Simone Pelucchi, la responsabile della comunità Trapeiros Giusy Puglisi, Camillo Casartelli del servizio civilista CSV di Como, il Professor Alessandro Ghezzi del Liceo Carlo Porta di Erba, il Direttore del CFP Padre Monti di Erba Renato Acquistapace, il Presidente del Coordinamento Comasco per la Pace Roberto Caspani, il Presidente di CSV Como Luigi Colzani, la Coordinatrice di YouthBank di Erba Greta Iottini, il Presidente di Fondazione Comasca Angelo Porro e il Consigliere d’amministrazione Fondazione Cariplo Enrico Lironi.
Ognuno dei presenti ha raccontato la propria esperienza all’interno del progetto SCAT che mira a stimolare negli studenti curiosità, interesse e riflessione sul tema dei diritti umani e della cittadinanza attiva e a cui, anche quest’anno, hanno aderito tutte le sei scuole secondarie di secondo grado della città di Erba.
“Questo incontro di oggi vuole essere un resoconto del progetto SCAT che si sta concludendo in queste settimane – afferma Simone Pelucchi – Un progetto che è reso possibile dalla sinergia di molte realtà, abbiamo le realtà del terzo settore che organizzano questo percorso, abbiamo le scuole che aderiscono con i propri studenti in diverse forme a seconda della scuola coinvolta, abbiamo enti e finanziatori che permettono di fare delle attività come questa”.
Tutti gli esponenti delle diverse realtà presenti hanno riconosciuto il valore del progetto di Scuola di Cittadinanza Attiva Territoriale che mira ad avviare un processo di cambiamento nei ragazzi e che sottolinea l’importanza di promuovere il protagonismo giovanile.