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Scacchi. L’Istituto San Vincenzo ‘vola’ alle regionali

Redazione 31 Marzo 2023

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ERBA – L’Istituto San Vincenzo è una vera e propria “fucina” di talenti scacchistici. E questo è possibile grazie a un programma innovativo, che ha introdotto gli scacchi come materia curriculare per tutte le classi della scuola primaria e secondaria di primo grado, e quest’anno in via sperimentale per una classe della scuola di agraria.

Così la San Vincenzo ha raggiunto un traguardo incredibile durante le recenti gare provinciali: le squadre della scuola Primaria, sia la maschile sia le femminili, si sono classificate al primo posto; la squadra femminile si è classificata sempre al primo posto e la squadra maschile si è classificata al secondo posto. Un’importante soddisfazione che porterà quattro squadre alla seconda fase, cioè alle regionali, le quali si terranno il prossimo 13 aprile e a cui parteciperanno circa 500 ragazzi provenienti da tutta la Lombardia.

Questo straordinario risultato è frutto di un lavoro costante e appassionato: l’Istituto San Vincenzo promuove la pratica degli scacchi tra i propri studenti da ben 16 anni, anche se solo negli ultimi quattro anni è stata introdotta come materia curriculare durante le ore scolastiche. “Il gioco degli scacchi è un po’ come il gioco della vita – spiega Mariapia Selva, docente e responsabile del progetto scacchi dell’Istituto San Vincenzo – Quotidianamente hai bisogno di prevedere le cose, devi imparare a reagire al mutare degli eventi e delle situazioni, devi imparare ad accettare le sconfitte, devi saper stringere la mano a chi ti ha battuto. Gli scacchi forniscono un aiuto anche dal punto di vista della crescita della persona. I giovani sono sempre più portati alla rapidità, trovano soluzioni immediate grazie anche all’utilizzo delle nuove e pervasive tecnologie informatiche e spesso difettano di una attenta abilità di riflessione e di rielaborazione. Il gioco degli scacchi ti allena a riflettere sia per prevedere le mosse dell’avversario, sia a posteriori per rielaborare gli errori commessi in previsione delle sfide future”.

“Quella degli scacchi – continua – è una disciplina che viene insegnata e praticata all’interno della San Vincenzo fin dalla prima elementare, attraverso un progetto didattico di gioco-motricità su una «scacchiera gigante». In questo modo non solo i bambini vengono introdotti a questa attività, ma il gioco è funzionale nell’insegnare ai bambini come orientarsi nello spazio, secondo la formula imparare divertendosi”.

A partire dalla seconda elementare, i bambini della scuola di Erba incominciano ad usare i pezzi e imparano a muoverli sulla scacchiera come in una favola. E dalla terza incominciano con gli scacchi da banco, come dei veri professionisti. Dunque, un lavoro costante che ha portato negli anni a numerose soddisfazioni e traguardi, come le tre nazionali a cui la San Vincenzo si è qualificata in passato: “E’ eccezionale ed entusiasmante vedere un migliaio di ragazzi, come nella prima partecipazione ai nazionali di Montecatini, in silenzio totale, con il solo rumore delle dita pigiate sul tasto dell’orologio – aggiunge la professoressa Selva – Io insegno anche matematica e i ragazzi che giocano a scacchi sono gli stessi che, durante la ricerca di una soluzione ad un problema matematico e geometrico cercano di trovare le soluzioni possibili, con caparbietà e determinazione. E se gli scacchi ti portano ad essere così, ben venga nelle scuole. In un mondo iper-veloce, manca proprio questo momento di riflessione, dato dal gioco degli scacchi, in quanto insegna che non bisogna mai accontentarsi della prima risposta ma è necessario andare in profondità”.

Ma non solo: sono state organizzate dalla scuola alcune giornate dedicate a quello che è molto più di un gioco, ad esempio la giornata della famiglia, in cui bambini e genitori formavano una mini-squadra. Oppure il Torneo del «riuso», occorrenza tradizionale dopo le vacanze natalizie, in cui i premi della gara sono costituiti dai regali non apprezzati o dall’ennesimo panettone di cui il bambino o il genitore vuole liberarsi. “Una interessante proposta scacchistica è prevista a giugno – conclude l’insegnante – con Luca Moroni, maestro di scacchi che giocherà in simultanea con tanti ragazzi, ma anche con quanti vorranno sfidare questo campione. Non vediamo l’ora”.