Erba

Regionali. Majorino a Erba: “Cambiare la Lombardia è possibile”

Andrea Brivio 30 Gennaio 2023

Elezioni Regionali 2023, Erba, Politica

ERBA – “Tra molti cittadini c’è un’accettazione rassegnata che le cose non debbano e non possano cambiare, noi questa rassegnazione dobbiamo combatterla dicendo che le cose in Lombardia non devono andare per forza così, con noi possono cambiare”.

Tappa a Erba questa mattina per Pierfrancesco Majorino: il candidato a presidente della Regione per la coalizione del centrosinistra è stato ospite di un incontro alla Libreria di via Volta, insieme ai candidati delle liste in suo sostegno.

Quando mancano ormai pochi giorni all’appuntamento con le urne, la “sfida è aperta” secondo Majorino: “Lo pensiamo guardando agli indicatori, ai sondaggi, sentendo le persone e anche dal fatto che il Terzo Polo e Letizia Moratti non si sa più su cosa siano d’accordo, lo abbiamo visto sul tema dell’autonomia poi sulle licenze per i taxi. Chi guardava al Terzo Polo oggi guarda ai noi per un cambiamento. La sfida è tra noi e Fontana, c’è bisogno di una scelta netta in questa regione, di un’istituzione che stia meno nel palazzo e più in relazione con le comunità per affrontare i problemi”.

Prima fra tutti, secondo il candidato del centrosinistra, la sanità: “C’è la necessità di ricostruire un sistema sociosanitario più giusto, che dia a tutti le stesse opportunità invece della discriminazione incredibile a cui sono soggetti oggi i cittadini ai quali si dice: se vuoi curarti devi pagare. E’ un ingiustizia, non solo per chi non può permetterselo, ma anche per chi potrebbe. Perché mettere mano al portafoglio se già si pagano le tasse?”.

 

“Con Fontana e Moratti le cose resteranno le stesse perché sono autori delle scelte che critichiamo e su cui loro stessi oggi indicano la necessità di cambiare” ha ribadito Majorino rimarcando la necessità di riorganizzare i servizi sul territorio e risolvere il problema delle liste di attesa “che in nessun’altra regione sono esplose come in Lombardia”.

C’è poi la questione del trasporto pubblico: “Gestito malissimo da Trenord, ma c’è anche il tema della sicurezza sui treni e nelle stazioni che non dobbiamo assolutamente lasciare alla destra, che chiacchiera ma non fa niente. Penso anche al trasporto pubblico su gomma, da incentivare dove la ferrovia non arriva. Serve – ha aggiunto Majorino – una politica tariffaria diversa, con la gratuità fino ai 25 anni, un obiettivo non facile ma che è da perseguire”.

La rigenerazione, la messa in sicurezza e gli interventi contro il dissesto idrogeologico, sono altri temi trattati dal candidato del centrosinistra, così come la formazione e il lavoro, oltre che i giovani: “C’è il diritto di una nuova generazione di lombardi a vivere meglio la propria Regione che, finora, ha fatto pochissimo per le questioni che li riguardano da vicino”.

“Fontana – ha aggiunto Majorino – aveva debuttato parlando del primato della razza bianca, poi si è scusato. Una cultura che si è espressa, non in azione discriminatorie, ma in una visione chiuso. Palazzo Lombardia è diventato un condominio incattivito, noi vogliamo invece sia invece una grande leva per lo sviluppo delle nostre comunità, che possa generare benessere dall’azione di governo”.