Erba

“L’umanità ha perso il filo”, presentata la rassegna del Mese della Pace 2024

Malaika Sanguanini 10 Gennaio 2024

Attualità, Crevenna, Erba

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Mese della Pace Erba

“Vogliamo proporre al territorio una riflessione sui diversi temi della pace”

ERBA – Riflettere sui diversi temi della pace, dell’emigrazione e sulla ricerca di un’umanità che l’uomo, oggi più che mai, ha bisogno di ritrovare: sono questi i punti principali su cui si focalizza l’edizione 2024 del Mese della Pace, intitolata “L’umanità ha perso il filo“, presentata ieri pomeriggio, martedì, presso la Parrocchia di Crevenna.

Presenti don Ettore Dubini e alcuni rappresentanti delle associazioni che da anni si muovono attivamente per l’organizzazione dell’iniziativa, quali: Caritas Decanale Erba, Acli Como, OVCI La Nostra Famiglia, Coordinamento Comasco per la Pace, Trapeiros di Emmaus, Shongoti Commercio Equo e Solidale, Associazione Nisshash – Respiro, Granis – Gruppo animazione sociale Erba e Decanato di Erba.

 

Tra incontri, monologhi teatrali e proiezioni cinematografiche, sono sei gli incontri proposti: si comincia mercoledì 17 gennaio presso il Teatro Excelsior di Erba, dove alle 21 avrà luogo il dialogo a due vociGuerre e migrazioni: alla ricerca del filo nel labirinto della sofferenza” con Marco Tarqunio, editorialista di Avvenire e con Maurizio Ambrosini, docente di Sociologia delle migrazioni all’Università degli Studi di Milano.

Il Mese della Pace si concluderà il 20 febbraio con la proiezione, presso il Teatro Excelsior, del film “Valzer con Bashir” di Ari Folman. Di seguito il programma completo con tutti gli eventi:

“Vogliamo proporre al territorio una riflessione sui diversi temi della pace, la storia quest’anno ci porta alle tematiche che sono esplose purtroppo in questi mesi, e al tema dell’emigrazione che è altrettanto tragico – spiegano gli organizzatori – Attorno a questi due temi ci siamo interrogati ed è emerso il desiderio di ritrovare l’umanità, come suggerisce il titolo di quest’anno, forse l’uomo ha perso la strada e la capacità di superare l’odio”.

Quindi hanno aggiunto: “Siamo consapevoli che le problematiche che vogliamo portare siano più grandi di noi, ma proprio perché sono grandi e superano ogni limite del pensiero umano alla fine ci sentiamo quasi assuefatti, il nostro obiettivo è quello di fermarci un attimo e di non lasciare che l’indifferenza vinca. Lo facciamo con degli strumenti diversi: da una tavola rotonda, al teatro, al film, cerchiamo di utilizzarli al fine di attivare i nostri pensieri e di coinvolgere la comunità. Quest’anno abbiamo coinvolto anche le scuole, lo facciamo attraverso un film perché ci sembra più facile anche per loro, il dialogo con i ragazzi è fondamentale e vorremmo che si provasse insieme a cercare una possibilità che sia più forte dell’odio”.