
ERBA – Un’ultima seduta consiliare del 2016 davvero intensa quella andata in scena mercoledì 28 dicembre: tra i punti all’ordine del giorno il Piano Generale del Traffico Urbano e la variante del Piano di Governo del Territorio. Due argomenti paralleli e centrali per la città, e non esenti da diverse discussioni.
L’inizio del consiglio comunale è stato ritardato di mezz’ora a causa della mancanza del numero legale (assenti tra gli altri alcuni consiglieri di maggioranza, il vicesindaco Ghislanzoni, malato, e l’assessore Cairoli), prontamente notata dalla minoranza che ha lasciato i banchi per sedersi nella zona riservata al pubblico.
Per quanto riguarda il piano del traffico ai consiglieri è stata sottoposta la controdeduzione che gli uffici tecnici hanno espresso in merito all’osservazione presentata dal responsabile dell’Associazione Radio Maria sull’ipotesi progettuale che, nell’analisi presentata, interesserebbe via Leonardo da Vinci, ovvero la variante est volta a “scaricare” il traffico.

Una controdeduzione votata favorevolmente da 10 consiglieri su 15 e che di fatto “respinge” l’osservazione presentata relativa all’intervento in via Leonardo da Vinci, su cui è stata fatta “un’ipotesi progettuale e non di un progetto esecutivo” come spiegato in apertura di discussione l’ing. Pescialli.
L’argomento piano urbano del traffico non poteva però non “scaldare” gli animi dei consiglieri che a turno hanno presentato diverse riflessioni. “E’ uno strumento di cui non possiamo non dotarci” ha esordito il sindaco Tili “l’ultimo suo aggiornamento risale al 2007. E’ un inquadramento generale della viabilità nato da un’analisi dei punti più critici della nostra città e per quanto ho potuto vedere contiene degli spunti interessanti che sicuramente apporterebbero dei miglioramenti in termini viabilistici e di vivibilità delle nostre strade”.
Naturalmente discussa l’ipotesi trapelata nei giorni scorsi di portare il limite di velocità a 30 km/h in alcune strade del centro città e non solo. Erano stati i consiglieri Zoffili e Rivolta (Lega Nord) ad esprimersi contrariamente alla proposta: “Prima di mettere un limite così ridicolo bisognerebbe che chi lo ha pensato provasse a girare per Erba a quell’andatura – ha ribadito Eugenio Zoffili – in più c’è una confusione pazzesca a riguardo, nel piano del traffico sono elencate diverse vie erbesi in cui si vorrebbe fare la sperimentazione, oggi il sindaco dice che sarà solo il tratto tra i due semafori di Corso XXV Aprile e il consigliere Farano aggiunge via Fiume e via Volta. Se metterete quei cartelli – ha dichiarato il consigliere del Carroccio – andremo a coprirli”.
Per i consiglieri di maggioranza, invece, “l’acceleratore da premere” riguarda le opere che in centro privilegino pedoni, diversamente abili e la mobilità ciclopedonale nel suo insieme. Così nel piano ideato rientrerebbero marciapiedi più larghi, nuove panchine, nuovi alberi, piste ciclabili e alcuni sensi unici per consentire una maggiore “fluidità” del traffico. Il tutto, se si potrà, convenzionandosi con i privati.

Ma non tutti sono d’accordo sull’ordine delle priorità: “Invece che pensare alle piste ciclabili in una città come Erba dove, per conformità del territorio e strade, le persone che usano la bici quotidianamente si contano sulle dita della mano, pensiamo a cose veramente necessarie – ha detto il capogruppo leghista Erica Rivolta – prima si rende il centro di una città vivo e attivo, poi lo si chiude, non il contrario. A Erba oramai passano solo le auto, in questi giorni prima di Natale lo si è visto bene, la gente non gira più! Questo piano del traffico è molto distante dalla realtà e dalle necessità di Erba e degli Erbesi”.
Ribadito dal presidente della commissione Territorio Paolo Farano e dall’ingegner Pescialli come di fatto gli interventi previsti nel piano del traffico siano un’ipotesi progettuale da vagliare. “Non tutto verrà necessariamente realizzato – ha aggiunto il sindaco Tili – ma cominciamo a votare questo documento, che ribadisco vuole inquadrare a livello generale la viabilità e il traffico urbano, e dotarci del Pgtu”.