ERBA – Il consigliere comunale erbese Enrico Ghioni (PD- Liste Civiche di Centro Sinistra) presenta un’interpellanza da poter inserire all’Odg del prossimo consiglio comunale in merito alla riapertura della Grotta Buco del Piombo, intesa come una delle principali attrattive turistiche e meta storico-naturalistica di interesse speleogico.
La grotta risulta chiusa al pubblico dal 2011, a causa di frane e crolli, impedendo attività di studio e di esplorazione, ma di recente la Regione Lombardia ha stanziato uno specifico contributo di 130.000 euro con il quale sarà possibile la messa in sicurezza della grotta e la conseguente riapertura.
Secondo le previsioni dell’Amministrazione Comunale la conclusione dei lavori per la messa in sicurezza dovrebbero concludersi nella primavera del 2022 rendendo così possibile la riapertura del sito naturalistico al pubblico, attuando un progetto puntuale per stabilire le dinamiche dell’apertura e della chiusura della Grotta.
Un progetto che dovrebbe essere condiviso con la proprietà Sossnovsky-Masciadri e che assicuri anche l’assistenza
tecnico-culturale ai visitatori, agli studiosi e agli speleologi che vi si recheranno.
Il Consigliere Comunale del gruppo Partito Democratico-Liste civiche di centrosinistra chiede quindi se, in vista della prossima riapertura della grotta Buco del Piombo, siano stati avviati sin d’ora contatti con la proprietà per condividere la necessaria progettazione operativa e definire le rispettive competenze, attraverso una puntuale convenzione.
Enrico Ghioni chiede inoltre se, all’interno del progetto, non debba essere previsto uno specifico ruolo per la Riserva della valle Bova (anche in termini di eventuale supporto economico), per l’Associazione “Amici della Valle Bova” e per la Cooperativa Valle Bova nel quadro di un’efficace e coordinata valorizzazione delle risorse ambientali e strutturali del territorio.
Attenzione è rivolta da Ghioni anche al Ca’ Mornigo, di proprietà comunale, che secondo il dem potrebbe essere ripristinato in Centro di Informazione, documentazione e partenza alla volta delle montagne, recuperando una funzione già egregiamente svolta in passato e garantendo nel contempo una struttura fissa di riferimento per l’organizzazione e la gestione delle visite alla grotta
Buco del Piombo.