Erba, Inverigo

Erba, bimbo nasce in ambulanza. Lo stupore dei volontari e la gioia dei genitori

viviana 25 Agosto 2021

Erba, Inverigo

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Il piccolo Luca

 

ERBA – Non ha atteso l’arrivo all’ospedale di Erba il piccolo Luca, nato all’1:29 del 24 agosto, nell’ambulanza di Lurago tra lo stupore dei volontari e la sorpresa di mamma Ester.

“Questa notte, a bordo della nostra ambulanza, è nato un giovane ometto – si legge nel post Facebook pubblicato da SOS Lurago – Il commento simpatico dei nostri volontari di turno ‘Stiamo tutti bene e siamo molto felici’. Servizi che scaldano il cuore. Auguri a Mamma e a Papà da tutti i dipendenti della nostra associazione.”

Non capita tutti i giorni di far nascere un bambino nel tragitto verso l’ospedale e l’emozione del lieto evento ha contagiato tutti.

“Nella tarda serata eravamo andati nel reparto di Ostetricia dell’ospedale di Erba, ma ci è stato detto che non era ancora il momento e alle 22:30 siamo tornati a casa – raccontano a Erba Notizie il papà Roberto Locatelli e la mamma Ester Donghi – Le contrazioni però si sono intensificate nelle ore successive e abbiamo deciso di chiamare l’ambulanza e allertare il reparto di ostetricia dell’ospedale”.

L’arrivo del piccolo Luca, nato di 3.290 gr, era previsto il 27 agosto, così la sua nascita ha preso tutti alla sprovvista.

“Sono contento perché, nascendo, mio figlio ha sentito subito le sirene. Essendo io un Vigile del fuoco, con un’esperienza anche in Croce Rossa, direi che è quasi un destino”.

In effetti Luca nasce proprio in una famiglia di Vigili del fuoco e volontari di Croce Rossa. Lo zio, infatti, è capo distaccamento vigili del fuoco di Lazzate e dipendente Croce Rossa e il nonno era volontario CRI e pompiere volontario di Cantù.

“Tutto si è svolto velocemente – continua il racconto Roberto – sono rimasto con la nostra prima figlia, una bimba di 15 mesi, in attesa dell’arrivo di mia suocera e poco dopo mi hanno chiamato dicendomi che il bambino era già nato. L’ho trovato nel lettino in ospedale.”

L’ambulanza è giunta a casa della coppia a Inverigo all’1:05, con a bordo solo i volontari che hanno assistito al parto durante la corsa sfrenata verso l’ospedale, che si è conclusa all’1:30, quando il bambino era nato da pochi minuti.

“Ero preoccupata di non riuscire ad arrivare in tempo in ospedale, si erano già rotte le acque e sentivo spingere il bambino – spiega Ester ancora frastornata dalla notte trascorsa – Chiedevo all’autista di correre il più possibile, ero spaventata di farlo nascere senza l’ostetrica e il medico, ma i volontari mi hanno comunque assistito facendo del loro meglio”.

Una vera e propria avventura che, fortunatamente, si è conclusa nel migliore dei modi:

“Appena il bambino è venuto fuori l’ho preso tra le mie braccia e l’ho messo al petto per scaldarlo e poco dopo siamo arrivati alla porta dell’ospedale”.

Una bella storia a lieto fine che non può non concludersi con un caldo benvenuto al piccolo Luca e tanti auguri a mamma Ester e papà Roberto.