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Erba. “Basta palloncini in volo, inquinano l’ambiente”

viviana 11 Dicembre 2021

Ambiente, Erba

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ERBA – Si terrà domenica 12 dicembre a Parco Majnoni ad Erba l’ormai tradizionale lancio dei palloncini con la letterina di Babbo Natale, ma se l’iniziativa rallegra molti bambini c’è chi si preoccupa dell’impatto ambientale.

Come Lucia Borroni, professoressa di inglese dell’Istituto Carlo Porta di Erba, che nel leggere dell’iniziativa ha espresso a Erba Notizie la preoccupazione per le conseguenze per l’ambiente:

“Non servono palloncini per farsi gli auguri. Quei palloncini torneranno in terra, contaminando l’ambiente e diventando una trappola mortale per gli animali che vi si impiglieranno o che li ingeriranno”.

La prof.ssa Borroni racconta inoltre di aver raccolto delle perplessità sul lancio dei palloncini anche da parte di altre persone e l’argomento sta infatti a cuore anche a diverse associazioni ambientaliste come l’erbese Circolo Ambiente I. Alpi che sui social chiede manifestazioni alternative per festeggiare senza danneggiare.

Ma cosa preoccupa del lancio dei palloncini?

Se si considera il materiale, i palloncini non sono costituiti solo da plastica bensì spesso sono fatti prevalentemente di lattice, ovvero un materiale naturale biodegradabile, alcuni sono addirittura compostabili. Questo però non mette al riparo dai danni all’ambiente, perché una volta lasciati volare i palloncini possono percorrere anche centinaia di chilometri e atterrare in zone naturali quali mari e foreste.

Quelli compostabili, inoltre, dovrebbero essere smaltiti in maniera corretta dopo essere stati gettati nell’apposito contenitore dei rifiuti.

Il pericolo più grande è per gli animali che potrebbero scambiare i resti del palloncino per cibo rischiando di essere soffocati. Tra le associazioni che hanno evidenziato i rischi per la fauna c’è la LAV di Bergamo che, in un comunicato stampa dello scorso 2 dicembre, ha ricordato l’articolo di Ocean Conservancy  nel quale i palloncini risulterebbero come una delle prime tre forme di rifiuti più letali, al terzo posto dopo le reti da pesca abbandonate e i sacchetti di plastica”.

Persino la cordicella della letterina a Babbo Natale legata al palloncino potrebbe creare danni agli uccelli, restando impigliati con il becco e le zampe.

Un altro aspetto da non dimenticare è il gas usato per far sì che i palloncini volino, ovvero l’elio. Molto raro in natura, l’elio è utilizzato in tantissimi campi: per raffreddare i magneti superconduttori negli scanner MRI degli ospedali, per procedure mediche salvavita e di diagnostica, per la ricerca di laboratorio, per ventilatori respiratori per neonati e malati. Una volta disperso non è più recuperabile.

“Chiedo all’amministrazione comunale e alle associazioni che hanno organizzato l’evento di ripensarci, trovando delle alternative per scambiarsi gli auguri in allegria e condividere un momento di gioia- Conclude la prof.ssa Borroni – Magari qualcosa che insegni ai bambini a divertirsi rispettando l’ambiente”.

Un semplice gesto, ricorda infine la prof.ssa Borroni, può essere molto più significativo di quanto si pensi:

“Si minimizza sul volo di un singolo palloncino, ma se questo finisse per essere ingerito da una tartaruga, rischiando di farla soffocare, vorrebbe dire che l’aver lasciato volare un palloncino avrebbe segnato la morte di un essere vivente. Dovremmo essere consapevoli che ogni nostro gesto conta, altrimenti saremmo inutili.”