
ERBA – “All’inizio della campagna elettorale tutti i candidati e i rappresentanti delle liste hanno partecipato ad un incontro in Prefettura durante il quale sono state spiegate le regole della campagna elettorale, comprese quelle per l’affissione dei manifesti. Nei giorni scorsi abbiamo rilevato che quelle regole non sono state rispettate da tutti i candidati e abbiamo provveduto a segnalare la cosa in Comune, alla Polizia Locale, e alla Prefettura“.
Raffaele Erba, portavoce del Movimento 5 Stelle erbese per Elisa Quattrone Sindaco, Pasquale Rocca e Doriano Torchio ‘denunciano’ l’affissione abusiva dei manifesti elettorali in città e lo fanno con un esposto alla Polizia Locale di Erba depositato proprio ieri, lunedì, a firma dei tre candidati sindaci.
La polemica è nata in particolare in seguito alle modalità di affissione dei manifesti elettorali per Veronica Airoldi, Claudio Ghislanzoni e Enrico Ghioni: “Abbiamo notato che i manifesti elettorali all’interno delle sedi dei rispettivi candidati erano rivolti verso la strada, quando le regole parlano chiaro e dicono che i cartelloni in sede devono essere coperti o rivolti verso l’interno – ha spiegato Pasquale Rocca, candidato sindaco con Socialisti per Erba – dopo aver segnalato il fatto i manifesti sono stati girati ma ripassando abbiamo poi notato che erano semplicemente stati tolti dalle vetrine e posizionati su cavalletti comunque visibili dalla strada”.
“Davanti al Prefetto – ha aggiunto Doriano Torchio di Democrazia Partecipata – abbiamo firmato un patto, per un po’ abbiamo ignorato la violazione del regolamento ma a tutto c’è un limite”.
A rincarare la dose è stato il pentastellato Erba: “Domenica ero al rifugio Cacciatori e con mia grande sorpresa ho trovato un manifesto elettorale di Veronica Airoldi appeso in bacheca fuori dal rifugio. Questa non è serietà” ha dichiarato.
A seguito della segnalazione i cartelloni abusivi sono stati segnalati come tali dalla Polizia Locale e prontamente rimossi. Contemporaneamente sono scattate le sanzioni, il cui importo (da 103 a 1.032 euro) sarà deciso dalla Prefettura.