
ERBA – “La grave aggressione avvenuta martedì scorso alla dottoressa, a cui va la nostra solidarietà e la nostra comprensione, ha dato modo alla Lega, strumentalizzando il fatto, di tornare sul tema della sicurezza, di sostenere la necessità del presidio alla stazione e di accusare il PD erbese, che è contrario all’apertura, di fare polemiche inutili” Così il PD erbese interviene sulla vicenda che ha creato grande apprensione in città e ha riacceso il dibattito sul tema della sicurezza.
Il PD erbese “che ritiene invece di esprimere critiche fondate – spiegano – fa innanzi tutto presente che l’aggressione è avvenuta in via Adua, quindi un eventuale presidio alla stazione non avrebbe comunque potuto evitarla; in secondo luogo il fatto è avvenuto a sera inoltrata, quando il presidio a quell’ ora non sarebbe comunque aperto, infatti, a quanto è dato di sapere, vedrebbe la presenza degli agenti di polizia locale, chiusi in ufficio, solo per alcuni giorni la settimana e durante le ore diurne, quando il rischio di problemi di ordine pubblico è decisamente ridotto”.
Il PD, come già espresso a più riprese anche in Consiglio dal consigliere Alberta Chiesa “ha a cuore la sicurezza e non solo alla stazione, ma in tutta la città, dove ultimamente si sono verificati numerosi furti che hanno allarmato i cittadini. Per scoraggiare i malintenzionati, sia in piazza Padania che nel resto della città, nei quartieri centrali e nelle frazioni, ovviamente servono controlli, soprattutto nelle ore notturne, controlli che per essere incisivi ed efficaci necessitano di un pattugliamento costante e coordinato tra le varie forze dell’ordine su tutto il territorio erbese”.
“Quello della sicurezza – aggiungono i dem – è un problema che sta a cuore al PD come a tutti gli altri gruppi consiliari e non solo alla Lega. Il PD ritiene che non c’è la bacchetta magica per risolverlo, ma non sarà certo un presidio temporaneo alla stazione che potrà rendere più sicuri i cittadini dell’intera città di Erba”.