N.S.O.E. lascia eredità un nuovo modello di inclusione lavorativa più precoce e mirata
Sono stati 21 i giovani con disabilità intellettiva coinvolti nel progetto biennale
ERBA – Si è tenuta oggi, la conferenza stampa conclusiva del progetto Nord Sud Ovest Est-Nuovi Strumenti per l’Orientamento Esperienziale (N.S.O.E) promosso dal Consorzio Erbese Servizi alla Persona e finanziato dal Fondo Sociale Europeo Plus 2021-2027.
Il progetto, partito a settembre 2023, negli ultimi due anni ha portato avanti un modello di inclusione socio-lavorativa per i giovani con disabilità intellettiva dai 16 ai 25 anni nei territori di Erba, Mariano Comense e Cantù che spesso arrivano al collocamento mirato, dopo i 25 anni, senza esperienze pratiche lavorative durante il percorso scolastico.
Attraverso atelier esperienziali, incontri di gruppo e attività di orientamento i partecipanti hanno avuto l’opportunità di sperimentare ruoli lavorativi in contesti reali sviluppando competenze, autonomia e consapevolezza. A livello di numeri sono stati 21 i giovani con disabilità intellettiva coinvolti, più di cento invece i destinatari indiretti. Le fasi del progetto hanno, inoltre, compreso una valutazione multi professionale individuale e di gruppo.
Accanto a queste azioni dirette, sono state messe in campo anche altre attività: counseling genitoriale, interventi di orientamento all’interno degli istituti secondari di secondo grado, percorsi formativi e informativi sul territorio aperti ai genitori di ragazzi con disabilità. La chiusura ufficiale del progetto, prevista per l’11 settembre, lascia in eredità una rete di collaborazione ancor più rafforzata tra istituzioni pubbliche, cooperative sociali, scuole ed aziende, e un vero modello per favorire percorsi di inclusione lavorativa a favore delle persone con disabilità intellettiva più precoci e mirati.

A presentare i risultati raggiunti, Patrizia Magretti, direttrice del Consorzio Erbese Servizi alla Persona: “Ringrazio tutti i partner che hanno operato con noi in questi 24 mesi. L’inserimento lavorativo è una sfida molto importante per le persone in generale, ma ancora di più per le persone con disabilità. Aver studiato nuove strategie per accedere al mondo del lavoro è fondamentale per noi, per le persone con disabilità e per le loro famiglie.“
“N.S.O.E è un vero progetto di vita che rafforza la consapevolezza di sé perchè è basato su percorsi individuali studiati. Poi rafforza anche la rete dei servizi sul territorio. La crescita della collaborazione tra gli enti significa, infatti, rafforzare i servizi che elargiamo in modo tale da essere sempre più vicini ai bisogni reali. Tramite la valutazione dei risultati abbiamo potuto stabilire una metodologia di lavoro che darà continuità a quello che è stato fatto finora. Oggi è un punto di nuova partenza per istituire delle politiche stabili e ben strutturate sul territorio”.
“Le tre aziende consortili hanno già sottoscritto un patto territoriale per la costruzione di un Centro di Vita Indipendente che per il momento ha sede qui. Ma l’obbiettivo è portarlo anche nelle altre sedi per dare alla possibilità alle persone disabili di avere un punto di riferimento sul territorio. Il Protocollo è stato firmato prima dell’estate, ora siamo nella fase di costruzione. Quella che è l’esperienza di N.S.O.E. si cala perfettamente in questo Centro tramite l’inserimento lavorativo dei giovani.”
Anche Laura Bellotto del servizio di inserimento lavorativo di Tecum – Servizi alla Persona di Mariano Comense commenta positivamente l’esperienza fatta: “Noi crediamo fortemente in questo progetto e nel proseguire questa collaborazione con l’Ambito territoriale di Cantù ed Erba. Da parte delle nostre amministrazioni c’è un impegno fortissimo per allargare insieme gli orizzonti. Ragioneremo sulle criticità emerse e sulle sfide future del mondo del lavoro. Siamo uniti per trovare nuovi spazi di progettazione innovativa per essere sempre più efficaci mettendo a disposizione le nostre competenze e professionalità”.

Un altro partner del progetto N.S.O.E. è l’Azienda Speciale Consortile Galliano di Cantù rappresentata dalla coordinatrice Barbara Casati: “Ribadisco la grande partecipazione che ci è stata in questo progetto all’interno delle nostre aziende e con tutti i nostri partner. L’obiettivo era ben chiaro sin da subito: mettere i beneficiari insieme alle loro famiglie al centro del progetto. Un grande punto di forza è stata l’opportunità di personalizzare i percorsi, anche in itinere, adeguandoli alle esigenze delle persone beneficiarie. Penso sia importante continuare a lavorare insieme con grande sinergia e presentare altri progetti innovativi in futuro.”
Cristina Ballabio, responsabile dell’ufficio progetti del Consorzio Erbese, ha parlato delle ragioni alla base del progetto N.S.O.E.: “Tutto questo è nato nel 2023. Siamo partiti dall’analisi della tardiva iscrizione alla sistema del collocamento lavorativo da parte dei ragazzi con disabilità intellettiva. Allora, abbiamo pensato di fare un percorso di orientamento mirato prima con la conoscenza individuale dei ragazzi, poi di gruppo e poi in atelier esperienziali”.
“Il lavoro è solo una parte del progetto di vita, la parte di inclusione e relazione è altrettanto importante. Perciò sono stati fatti dei focus group in cui i ragazzi si sono confrontati tra loro sul percorso intrapreso. Poi abbiamo coinvolto la cittadinanza e le scuole. Abbiamo capito l’importanza del coinvolgimento delle famiglie e anche come poter agganciarci al Centro Per la Vita Indipendente. Presto pubblicheremo le linee guida per avere la massima ripetibilità e sostenibilità del progetto per portarlo avanti all’interno dei nostri tre Ambiti territoriali”.

La grande capacità di lavorare insieme è stata sottolineata anche da Francesca Pedretti, direttrice generale de La Nostra Famiglia: “Il fare insieme è la parola chiave di questo progetto. Qualsiasi progetto per definizione ha una sua chiusura, ora il progetto si deve trasformare in processo reale da innestare sul territorio. Noi consegniamo le linee guida di un modello diverso. Un modello partito dalla pratica raccogliendo le buone prassi e analizzando gli elementi di miglioramento. Poi è diventato teoria con un focus particolare sulla disabilità intellettiva che è un elemento di fragilità nella fragilità. Tramite questo modello ci auguriamo che ci sia una crescita collettiva dell’intero sistema di assistenza”.

Infine, la consigliera del Consorzio Erbese e vice sindaco di Alserio, Alessandra Scanziani ha ribadito l’importanza del progetto N.S.O.E.: “Il welfare e l’inclusione attiva sono strettamente collegati tra di loro. La delibera regionale del dicembre 2022 ha permesso di avere le risorse per permettere l’inclusione attiva di questi ragazzi nel mondo lavorativo. Tutti gli enti qui presenti si sono messi in gioco partendo dai ragazzi stessi. Proprio l’ascolto attivo delle persone, interpretando i loro desideri ed aspettative, è stato il valore aggiunto di questo progetto”.