Erba

Buco del Piombo: da Regione 130 mila euro, attivate le pratiche per messa in sicurezza

viviana 11 Novembre 2021

Ambiente, Erba

Tag: , , ,

ERBA – La Grotta Buco del Piombo è stata oggetto di discussione in sede di Consiglio Comunale a Erba, a seguito dell’interpellanza del consigliere Enrico Ghioni (PD- Liste civiche di centro sinistra) nella quale si chiedeva lo stato dell’arte delle procedure per la riapertura entro la primavera 2022.

Grazie al contributo da parte di Regione Lombardia, sarà infatti possibile effettuare i lavori di messa in sicurezza della parete rocciosa e consentire l’accesso a visitatori e studiosi del sito.

La giunta comunale, lo scorso 8 novembre, ha emanato una delibera con la quale è stata approvata la Convenzione tra il Comune di Erba e la Regione Lombardia per la “Messa in sicurezza del sito archeologico del Buco del Piombo”.

Buco del Piombo dopo la caduta massi

Secondo la convenzione, Regione Lombardia si impegna a finanziare la progettazione e la realizzazione degli interventi fino a un importo massimo complessivo di 130 mila euro, inclusi iva, oneri per lavori e per somme a disposizione. Il Comune di Erba si impegna, tra le altre cose, a realizzare gli interventi secondo Cronoprogramma, occupandosi della redazione e dell’approvazione dei progetti.

Il progetto provvisorio, valutato in commissione comunale per il Paesaggio, è stato inviato alla Sovrintendenza archeologia belle arti e paesaggio e prevede interventi sulla parete rocciosa: la pulizia delle vegetazione, il disgaggio massi e la posa delle barriere paramassi. Operazioni di messa in sicurezza propedeutiche alla riapertura del sito archeologico.

Una volta ottenuta l’approvazione da parte della Sovrintendenza, la Giunta comunale si riunirà per l’approvazione definitiva del progetto e l’affidamento diretto dei lavori.

Accesso Grotta Buco del Piombo

In questi giorni è inoltre scaduta la convenzione tra il Comune di Erba e i proprietari dell’area nella quale si trova il sito e, nel frattempo che i lavori di messa in sicurezza vengano terminati, l’ente comunale e la proprietà Sossnovsky-Masciadri dovranno interfacciarsi per delineare le modalità di accesso all’area.

Nell’ambito della convenzione che il Comune andrà a stipulare con la proprietà dovranno essere definiti i ruoli che avranno anche altre realtà che gravitano nel territorio del sito archeologico. La Riserva della valle Bova, l’Associazione “Amici della Valle Bova”, la Cooperativa Valle BovaCa’ Mornigo, che già da tempo operano nell’area, potrebbero essere inseriti nel sistema di gestione delle visite a Buco del Piombo. Non avendo una personalità giuridica, il Comune di Erba dovrebbe farsi tramite, nell’ambito della convenzione, per la definizione dei ruoli delle associazioni.

L’assessore assetto e gestione del territorio Marielena Sgroi

“Le associazioni sono un valore aggiunto di cui disponiamo per la gestione del sito archeologico – sottolinea l’assessore Marielena Sgroi – Il Comune riconosce il loro contributo e ringrazia i volontari che si adoperano per il territorio”.

Resta comunque scettico il consigliere dem Enrico Ghioni, dopo la discussione in consiglio, riguardo le tempistiche per un’effettiva riapertura nella primavera 2022:

“Si è partiti un po’ in ritardo e spero si rientri nei tempi definiti nel Cronoprogramma- commenta – E’ inoltre importante definire quanto prima i ruoli delle associazioni del territorio”.