Erba

Aria inquinata in Provincia di Como. La proposta del Circolo “I. Alpi”

Miryam Colombo 7 Dicembre 2018

Ambiente, Erba

ERBA – Una situazione allarmante quella presentata dal Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”: nei giorni passati si sarebbe avuto il superamento, per quasi una settimana, del valore limite del Pm10 (polveri sottili) rilevato dalle centraline di Como, Cantù ed Erba.

“Eppure non si fa nulla, non si prende alcun provvedimento per risolvere all’origine il problema dell’inquinamento dell’aria – ha dichiarato il presidente Roberto Fumagalli – Al contrario qualcuno approfitta degli allarmi per rilanciare progetti di infrastrutture devastanti, che non farebbero che peggiorare la situazione. Parlo di nuove strade, tangenziali, autostrade, definite come panacea per la soluzione del problema smog. Come se si volesse curare una malattia riproponendo la sua stessa causa!”.

Secondo quanto rilevato dal circolo, la soluzione ai problemi dell’inquinamento dell’aria passerebbe dall’adozione di provvedimenti a medio-lungo termine e, in materia di mobilità, ciò corrisponderebbe alla riduzione del traffico privato su gomma: “A Como le opposizioni consiliari hanno proposto la limitazione del traffico delle auto – ha proseguito il presidente – Soluzione condivisibile, che però deve essere necessariamente accompagnata dallo sviluppo di una rete efficiente di trasporti pubblici, bus e treni”.

Tra le direttrici più trafficate vi sarebbero quelle che portano da Erba e da Cantù a Como, ovvero rispettivamente la Statale 342 e la Canturina. Da qui la proposta di istituire un nuovo servizio ferroviario che dovrebbe collegare direttamente la stazione di Erba con quella di Como San Giovanni, passando per Cantù. “I binari esistono già, si tratterebbe solo di attivare l’apposita linea di treni, fatta di corse frequenti per i pendolari e per i turisti – ha concluso Fumagalli – Invece oggi la ferrovia Como-Lecco (su cui, per la maggior parte, dovrebbero viaggiare i nuovi treni) versa in condizioni disastrose: poche corse, spesso cancellate, vagoni fatiscenti, ritardi!”. Quindi, l’appello: “Le soluzioni per combattere lo smog ci sono, ma la politica deve avere più coraggio: abituare i cittadini a lasciare a casa l’auto e a servirsi del trasporto pubblico“.