Como

Tares al centro dell’assemblea dei fioristi ConfCommercio Como

Lorenzo Colombo 5 Luglio 2013

Como, Economia/Lavoro

Tag: , , , ,

taresCOMO – Tares, un balzello che costituirà per gli esercenti comaschi, e in particolare per i fioristi,  l’ennesima impennata dei costi di esercizio. Se ne parlerà l’8 luglio, alle 15, durante l’Assemblea del Gruppo Fioristi di Confcommercio Como che si svolgerà nella sede di via Ballarini 12 a Como.

Confcommercio Como cercherà di  fornire una corretta informazione, anche in virtù delle continue novità normative sul tema.“ La nostra categoria è tartassata dai costi di esercizio – commenta Maria Teresa Tagliabue, presidente del Gruppo Fioristi di Confcommercio Como – e la Tares va a contribuire a questa eccessiva tassazione, anche in virtù del fatto che ci sono tanti nodi da risolvere  per i quali stiamo cercando con gli Enti competenti di trovare delle soluzioni. Un fatto è certo: i nostri fioristi pagano somme eccessive rispetto ai rifiuti prodotti e qui bisogna intervenire”.

La vera questione insoluta che riguarda la categoria dei fioristi è la “quota variabile” della nuova tassa sui rifiuti (la Tares è infatti composta da una quota fissa e una variabile). In base al D.P.R. 27 aprile 1999, n. 158 all’art.7, 2 comma: “ per le utenze non domestiche, sulla parte variabile della tariffa è applicato un coefficiente di riduzione, da determinarsi dall’ente locale, proporzionato alle quantità di rifiuti assimilati che il produttore dimostri di aver avviato a recupero mediante attestazione rilasciata dal soggetto che effettua l’attività di recupero dei rifiuti stessi”.

Il Gruppo Fioristi di Confcommercio Como vorrebbe appunto che tale  coefficiente di riduzione venisse applicato dai Comuni, in quanto tale categoria si ritrova a pagare somme ingenti  nonostante la quantità di rifiuti  sia minima, come racconta:  “ Sono estremamente allarmata    – afferma la titolare del negozio di fiori  Le Primavere di Lurate Caccivio-  pago una cifra esorbitante, 1800 euro all’anno, una quota fissa di 9,65 euro al mq e una quota variabile di 10,65 euro al mq. Il problema è che noi fioristi siamo stati inseriti nella categoria degli ortofrutticoli e pescivendoli, quando la  nostra spazzatura è irrisoria.  Io butto via una scatola alla settimana di foglie, gambi e  qualche fiore e devo anche portarla in discarica. L’importo  è eccessivo. La verità è che la nostra  categoria è tra le più tartassate”.

La nuova tassa inoltre sarà più pesante per gli imprenditori per  il fatto che il nuovo balzello andrà a finanziarie anche i servizi “indivisibili” (illuminazione pubblica, sicurezza…), cioè quelli che il Comune eroga a tutti, coprendo dunque un ventaglio di attività maggiori rispetto alla precedente tassa e quindi costerà di più ai contribuenti.  La  componente riservata  ai servizi indivisibili costerà 30 centesimi al metro quadrato dell’immobile o dell’area occupata dal contribuente . Nel corso dell’assemblea  si ascolteranno le istanze degli associati ma si parlerà anche di vendite benefiche e della tradizionale partecipazione a Orticolario del Gruppo fioristi Confcommercio Como.