Più imprese rosa nel comasco e crescono nel personale

Andrea Brivio 7 Marzo 2021

Economia/Lavoro

COMO – Negli ultimi 5 anni l’area lariana ha visto crescere di oltre 500 unità il numero delle aziende femminili, e il peso rispetto al totale delle imprese è salito dal 18,6% al 19,7%. Le imprese gestite da donne nell’area lariana, a fine dicembre 2020, sono 12.850.

Como ha registrato un aumento di 360 unità attive (+4,6%) e la quota è salita dal 18,5% al 19,4%. Per Lecco l’aumento è stato di 143 imprese (+3,2%); l’incidenza è cresciuta dal 18,8% al 20,1%.

Tra inizio 2016 e fine settembre 2020 le due province hanno visto crescere anche gli addetti delle imprese femminili di oltre 1.300 unità (+4,3%; la quota è rimasta stabile al 13,2%). A Como le aziende gestite da donne occupano quasi 20.000 persone (il 12,7% degli addetti complessivi), l’aumento è stato di 1.070 unità (+5,7%) e la quota è passata dal 12,8% al 12,7%. A Lecco sono circa 12.300 (14%) e sono cresciuti di 260 unità (+2,2%) il peso è rimasto stazionario al 14%

E’ quanto emerge dal report diffuso dalla Camera di Commercio Como-Lecco alla vigilia dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna.

Pur essendo positivo il trend degli ultimi anni, in confronto ad altri territori l’area lariana ha ancora molto da recuperare: nella graduatoria lombarda per incidenza delle aziende “rosa” sul totale delle imprese, Como (8.242 realtà imprenditoriali, 19,4%) si trova in 10a posizione (e al 100° posto della classifica nazionale), mentre Lecco (con 4.608 aziende, 20,1%) è all’8° posto a livello regionale e al 97° italiano.

La classifica lombarda è guidata da Sondrio con il 24,2%. Oltre a Como, solo Monza Brianza e Milano si posizionano sotto la media regionale (rispettivamente con il 18,5% e il 17,9%). Quest’ultima provincia si posiziona all’ultimo posto nella graduatoria nazionale.

Per quanto riguarda il numero di addetti delle imprese femminili, Como è la 94a provincia in Italia e la 9a in Lombardia; Lecco occupa l’8a piazza regionale e l’83a della classifica nazionale.

Il 23,9% delle imprese femminili opera nel commercio (3.074 unità); il 14,5% nei “servizi alla persona” (1.861 aziende); l’11,8% nei “servizi finanziari, assicurativi e immobiari” (1.521); il 11,6% nel “turismo e ristorazione” (1.492).

A Como si nota una concentrazione più bassa rispetto a Lecco delle imprese gestite da donne soprattutto nel “commercio” (23,2% contro 25,3%) e nei “servizi finanziari, assicurativi e immobiliari” (11,6% contro 12,2%); viceversa, le imprese femminili comasche hanno una concentrazione più elevata in particolare nei “servizi alla persona” (14,9% contro 13,8%), nel “tessile-abbigliamento” (4,3% contro 1,8%) e nelle “costruzioni” (4,2% contro 3%)

Il 19% degli addetti delle imprese femminili lavora nel “commercio” (6.112 unità), il 14,3% nel “tursimo e ristorazione“ (4.621) e l’11,6% nel “metalmeccanico” (3.728).

A Como si nota una concentrazione più bassa rispetto a Lecco di addetti delle imprese gestite da donne soprattutto nel “metalmeccanico” (7,7% contro 17,9%), nel “legno, arredo e carta” (2,5% contro 3,7%), nell’“istruzione, sanità e assistenza sociale” (9,4% contro 10,1%) e nell’“alimentare e bevande” (1,5% contro 1,8%).

Viceversa, le imprese femminili comasche hanno una concentrazione più elevata specie nel “tessile-abbigliamento” (7,9% contro 2,5%), nei “servizi alla persona” (12,2% contro 9,8%), nel “turismo e ristorazione” (rispettivamente 15% e 13,3%), negli “altri servizi” (8,3% e 6,9%) e nel “commercio” (19,4% contro 18,3%)