Petizione Cisl: una legge per la ridistribuzione del reddito

Lorenzo Colombo 7 Maggio 2015

Economia/Lavoro

bandiera_cisl_800_800COMO – “Per un fisco più equo e giusto”: la proposta di legge della Cisl per la ridistribuzione del reddito.

Nel corso del mese di maggio la Cisl dei Laghi promuove  una raccolta firme per  una proposta di legge di iniziativa popolare sul tema del fisco . La Cisl si propone di raccogliere almeno 2 milioni di firme a livello nazionale.

“L’obiettivo primario di questa iniziativa- ha affermato Gerardo Larghi, segretario generale della Cisl dei Laghi- è riportare alle famiglie le risorse necessarie per vivere dignitosamente, pensando un nuovo strumento più completo che superi gli attuali assegni familiari e le detrazioni per i figli a carico. Dovrà essere uno strumento assolutamente proporzionale all’ammontare del reddito,  infatti nella proposta di legge della Cisl è previsto un bonus di 1.000 euro per tutti i contribuenti con un reddito inferiore ai 40.000 euro”.

Tra le misure proposte c’è anche l’imposizione di un tetto alle imposte locali per evitare una pressione fiscale elevata, il recupero di risorse per mezzo della tassazione su grandi ricchezze e valori immobiliari, escluse le prime case e i titoli di stato italiani e dei paesi della “white list”

“Un fenomeno preoccupante è la sparizione della classe media –  ha ribadito Larghi- una classe decisiva perché produce la vera ricchezza ed è fautrice del l’incremento dei consumi”.

“Un altro punto fondamentale è la lotta all’evasione fiscale che deve avvalersi di sanzioni più dure, maggiori controlli anche grazie a un aumento della tracciabilità” – ha concluso poi il segretario Larghi.

“La proposta è stata lanciata sul piano nazionale con una lettera del segretario generale confederale Annamaria Furlan” – ha spiegato il segretario territoriale Leonardo Palmisano – “si tratta di un progetto di legge snella di soli due articoli: il primo prevede un ampliamento del credito alle famiglie e il secondo sancisce le modalità con cui recuperare le risorse necessarie a finanziarlo”

“La raccolta firme rappresenta una sfida politica per la Cisl – ha affermato la segretaria territoriale Gloria Paolini- che desidera smuovere la volontà di chi può cambiare le leggi su questo tema e promuovere la lobby dei cittadini che hanno dei bisogni sociali ingenti”.

I salari e le pensioni degli italiani sono tra i più bassi in Europa. Siamo abbondantemente dietro a Francia e Germania ma anche all’Irlanda e poco più avanti della Spagna. C’è poi un netto divario in Italia tra i dirigenti, che guadagnano in media 107 mila euro lordi l’anno, i quadri con poco meno di 54 mila euro, gli impiegati con 31 mila euro e, infine, gli operai che portano a casa poco più di 24 mila euro lordi.

In poche parole, chi occupa una posizione dirigenziale guadagna oltre quattro volte un operaio, oltre tre volte un impiegato e due volte un quadro. Questa situazione si ripercuote sul livello dei consumi e quindi anche sull’occupazione. Ecco perché la Cisl sta raccogliendo, in tutta Italia, centinaia di migliaia di firme per cambiare il sistema fiscale.

NOTIZIE DELLE ULTIME 24 ORE