Metalmeccanici, giovedì 5 novembre sciopero di 4 ore

Caterina Franci 3 Novembre 2020

Economia/Lavoro

COMO – I metalmeccanici pronti ad incrociare le braccia: giovedì 5 novembre Fim, Fiom e Uilm hanno indetto uno sciopero di 4 ore per riprendere il tavolo delle trattativa interrotto, fanno sapere i sindacati, “a causa della rigida posizione di Federmeccanica”. “Il contratto è scaduto da da quasi un anno, dopo 12 mesi e 13 incontri la posizione di Federmeccanica “di blocco dei salari” è inaccettabile”.

Così Caterina Valsecchi, Segretario Generale Fim Cisl: “Per difendere l’occupazione anche attraverso il rilancio dell’industria metalmeccanica Per aumentare il salario, migliorare welfare ,diritti e tutele. Tutelare salute e sicurezza, stabilizzare l’occupazione. Migliorare e riconoscere le competenze professionali, esercitare il diritto alla formazione. Contrattare lo Smart Working, conciliare tempi di vita e lavoro”.

“Sono anni che Confindustria tenta di rendere superflua la funzione del contratto nazionale cercando di sostituire il salario con il welfare aziendale – ha aggiunto Luca Conti di Fiom Cgil – con il risultato che la moderazione salariale praticata negli ultimi anni ha depresso le retribuzioni e i consumi incidendo negativamente anche sugli investimenti di qualità. L’attuale crisi COVID incide in modo pesante sui redditi delle Imprese e dei Lavoratori ma non può essere una motivazione valida per non riconoscere una giusto salario, il salario determina il valore del tempo impiegato nel lavoro”.

Ha concluso Enrico Azzaro Segretario generale Uilm Uil: “Il contratto si difende e si conquista nelle fabbriche. Il Contratto ha scritto delle pagine importanti: abbiamo abolito la settimana obbligatoria di sei giorni lavorativi ;abbiamo conquistato il diritto allo studio; abbiamo conquistato la riduzione orario; abbiamo il diritto di informazione. Rinnovare il contratto significa unire il paese e unire i lavoratori. La posizione di Federmeccanica è palesemente contro i lavoratori e il Paese, se pensano di replicare un contratto solo sul Welfare si sbagliano. Federmeccanica aveva chiesto al Sindacato un Contratto innovativo assumendosi l’impegno di redistribuire la ricchezza nelle fabbriche. Chi ha fallito in questa innovazione contrattuale è Confindustria. Ora bisogna rimettersi a lavorare al fine di realizzare un Contratto vero, che sappia dare risposta e futuro ai lavoratori”.