Liberalizzazione degli orari dei negozi: per la Maroni un “flop”

Admin Altreforme 24 Settembre 2014

Economia/Lavoro

Tag: , , , , ,

Domenica apertoMILANO – “Aperture no stop: un bluff. Si è parlato tanto di liberalizzare gli orari dei negozi, per favorire l’economia, per stimolare la concorrenza, per sostenere l’occupazione e rilanciare i consumi, purtroppo però, a distanza di un paio di anni, ci si ritrova con un sistema che ha portato a una flessione dei posti di lavoro e a una contrazione dei consumi. Una norma, quella famosa 241/11, che risulta essere stata un flop”. Non usa mezzi termini la consigliera regionale alzatese Daniela Maroni.

“La liberalizzazione è stata un insuccesso su tutti i fronti: sia per gli imprenditori che per i consumatori, in termini occupazionali – commenta la Maroni – Contrariamente a quanto annunciato dall’allora presidente del Governo, nel biennio in cui è stata approvata la legge, ci siamo trovati di fronte a un crollo della spesa delle famiglie e a una contrazione dei posti di lavoro. La liberalizzazione è stata controproducente perché ha portato a una concentrazione dei consumi nel week-end e ha favorito solo la grande distribuzione a discapito dei negozi di vicinato che, di conseguenza, hanno abbassato le serrande e licenziato il personale”.

A rincarare la dose le chiusure degli esercizi commerciali. Nei primi sei mesi del 2014 sono state 23 mila le cessazioni, con un saldo negativo di oltre 12 mila unità e 550 mila sono i negozi sfitti.

“Un allarme vero che non possiamo sottacere – conclude la Maroni – dobbiamo avere il coraggio di fare un passo indietro, quel passo indietro che oggi si chiama referendum e che porteremo alla Cassazione per l’abrogazione del testo di legge attualmente in vigore. Questo fenomeno non è solo un fattore economico, ma anche di natura sociale”.