Lavoro: nel 3° trimestre produzione giù, positivo il fatturato

Lorenzo Colombo 21 Novembre 2015

Economia/Lavoro

COMO – Industria, artigiani e commercio fanno registrare nel terzo trimestre del 2015 un segno negativo, con il dato relativo all’occupazione che fa segnare un -3,3%. Segno più, con un indice comunque basso, per quanto concerne il fatturato grazie soprattutto al mercato estero. Un segno positivo lo fa registrare anche il settore Servizi che conferma il trend di crescita con un più 3,2% di fatturato addirittura più alto di un punto percentuale rispetto alla media regionale.
Questa in sintesi quanto emerso dall’Indagine Congiunturale della Camera di Commercio di Como per il terzo trimestre 2015.

lavoro-2“Il settore manifatturiero comasco non sembra essere riuscito ad agganciare saldamente la ripresa  – si legge nel documento redatto dalla CCIAA  di Como –  per la terza volta la produzione industriale risulta negativa (-0,2%), in controtendenza al dato regionale (+1,7%). Due delle tre specializzazioni tipiche del comasco risultano in difficoltà: tessile e legno arredo. Nel primo caso, tuttavia, potrebbe essere un contraccolpo dovuto all’ottima performance registrata nello stesso periodo dell’anno scorso. In generale, comunque, la flessione è imputabile alle piccole imprese che da lungo tempo pagano il conto più salato della crisi. Il fatturato totale risulta in crescita (+1,0%), unicamente grazie al contributo dei mercati esteri che, stando all’andamento degli ordini, dovrebbero tirare anche nel prossimo trimestre. Per contro il mercato interno langue.
L’occupazione resta l’aspetto più critico di questa crisi: il territorio porta a casa un’altra flessione (-3,3%). Le aspettative degli intervistati sono coerenti con questo quadro: vedono nero per quanto riguarda lavoro e mercato interno, mentre sono più ottimiste sul ruolo dei mercati esteri”.

Per il settore manifatturiero artigiano “non c’è tranquillità – viene sottolineato nell’analisi congiunturale – dopo una lunga serie di flessioni e soli tre trimestri positivi, torna il segno meno nella produzione (-0,8%), in controtendenza al dato regionale (+0,9%). Il fatturato, invece, registra una lieve crescita (+0,2%) grazie anche in questo caso ai mercati esteri, sempre più necessari alla sopravvivenza dell’impresa anche quando questa è di piccole o piccolissime dimensioni”.

Per quanto concerne il settore del commercio “nelle sue forme meno organizzate – si legge nel documento – ha concluso il trimestre in ulteriore calo (-1,1%, in controtendenza al dato regionale +1,7%). Al contrario, le vendite a volume e a valore di beni confezionati in supermercati e ipermercati (registrate da IRI Information Resources) risultano in forte crescita, portando a casa incrementi che non trovano riscontro a livello regionale e nazionale. La svalutazione dell’euro rispetto al franco ha sicuramente svolto un ruolo positivo nell’attrarre consumatori ticinesi, sempre più fedeli allo shopping oltrefrontiera nelle grandi superfici di vendita.
Il settore dei servizi conferma l’andamento positivo del trimestre precedente: il fatturato cresce del +3,2% (superiore alla media regionale del +2,2%). Anche dalle costruzioni, per il terzo trimestre consecutivo, arrivano dati positivi a livello provinciale, in misura ben più marcata rispetto a quelli regionali”.

Infine, per quanto riguarda la demografia d’impresa, “la consistenza delle imprese registrate all’anagrafe camerale di Como è risultata pari a 48.106 unità, con un calo tendenziale di 724 attività e congiunturale di 55 aziende. È analogo l’andamento del sottoinsieme delle imprese attive che, con 42.992 unità, ha perso 735 unità rispetto all’anno precedente e 90 imprese negli ultimi tre mesi. Le iscrizioni del trimestre sono state pari a 463, con una flessione di 59 unità (-11,3%) rispetto agli stessi mesi del 2014. Anche le cancellazioni totali sono diminuite portandosi a 519 cessazioni (di cui 465 non d’ufficio).
Le aziende artigiane registrate al 30 settembre 2015 sono risultate 16.192, di cui 16.138 attive, in calo tendenziale di 630 unità (-3,7%) e congiunturale di 93 aziende. I fallimenti dichiarati dal Tribunale di Como nel terzo trimestre del 2015 sono stati complessivamente 19. Infine si segnala il forte calo registrato dalla cassa integrazione sia in termini tendenziali che congiunturali”.

Una quadro non di certo roseo per l’economia e il lavoro comasco.

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L’ANALISI CONGIUNTURALE INTEGRALE (PDF)