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Lariofiere presenta Metal District, piattaforma digitale btb

Lorenzo Colombo 10 Gennaio 2014

Economia/Lavoro, Erba

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Foto VaccarellaERBA – A poco meno di un mese dalla salone della Subfornitura meccanica che si terrà il 6 e 7 febbraio (www.fornitoreoffresi.com), Lariofiere prosegue l’impegno verso la creazione di una piattaforma digitale di interazione business oriented, Metal District.
Nel mese di dicembre, durante un incontro formativo presso Lariofiere, sono state più di 50 le aziende che hanno da subito voluto comprendere il nuovo strumento di condivisione e oggi, prosegue l’incremento delle interazioni e dei contatti. 

Metal District e’ un progetto a lungo termine, che parte dall’idea di creare un luogo di incontro e di interazione Business to Business che vada oltre i limiti di una Fiera fisica: ovvero spazio, tempo e portata. E’ un progetto ambizioso e lungimirante: vuole offrire un metodo di fruizione della fiera che non sia limitato all’esposizione, ma che sia duraturo nel tempo e sfrutti appieno i vantaggi del mondo digitale.
Attualmente Metal District si appoggia alla piattaforma Google+, uno strumento gratuito, facile da usare e connesso con altri meccanismi noti quali Drive, google Calendar, google Mail e in generale le Apps for Business.
“La comunità di Google+ “Metal District” (già online) permette di continuare l’interazione – magari nata in fiera- tra gli attori di settori specifici della meccanica anche quando la fiera e’ terminata o si vogliono scambiare non solo cataloghi di prodotti ma si vuole instaurare un vero e proprio dialogo tra due persone – afferma l’ingegnere Informatico Andrea Vaccarella, referente del progetto – Tramite i cosiddetti “post” un utente può informare gli altri della propria produzione, ma anche delle sue esigenze in termini di partnership o fornitori: chiunque può sia comunicare quello che offre, sia quello che sta cercando. Tramite gli “hangout”, qualsiasi iscritto può inoltre comunicare direttamente con altri utenti della comunità (chat, mail o videochiamata). Si può fornire ad esempio assistenza clienti online direttamente dall’ufficio, semplicemente con un computer e una webcam”.

“Le differenze con Skype, tanto per fare un nome, è che questo sistema è completamente gratuito (e consente fino a 10-15 persone attive in video), non richiede installazioni di software aggiuntivi al browser e permette sessioni di domande e risposte specifiche durante la trasmissione. L’integrazione -automatica- con Youtube, implica che ogni utente può trasmettere anche in diretta streaming, informazioni promozionali, seminari, discussioni aperte e molto altro. Nella community si possono creare dibattiti, condividere articoli, pagine web, link e, nel rispetto della privacy, si possono ottenere informazioni di contatto, come profilo utente, indirizzo del sito internet aziendale e settore di lavorazione.”
Metal District è parte di una strategia a lungo termine per Lariofiere: l’iniziativa non si ferma al singolo social network, la community Google+ è un primo passo per trasmettere quella cultura digitale di cui il territorio ha fortemente bisogno. Usando il digitale l’imprenditore può avvicinarsi ai propri fornitori, clienti e potenziali clienti, prendendo coscienza e sfruttando le potenzialità del digitale che vanno oltre al sito Internet: le apps for business, le cartelle condivise, i CMS sono solo alcuni degli aspetti su cui l’Italia, purtroppo, è rimasta indietro nel piano internazionale.

“Metal District si colloca all’interno di un contesto di iniziative nazionali, come “Distretti sul Web” di Google che mi vedeva coinvolto in prima persona sul territorio lecchese e “Digitali per Crescere” di Microsoft – continua Vaccarella – Queste iniziative, oltre al proliferare di progetti di “digitalizzazione” di altre aziende più piccole, sono testimonianza che la migrazione verso il virtuale è iniziata veramente anche nel bel paese, in maniera concreta. Partendo dalle aziende. La necessità di essere presenti, ma soprattutto essere attivamente online oltre che essere fisicamente nelle fiere tradizionali, è diventata condicio sine qua non per le imprese. E anche nel territorio lecchese ne sono consapevoli. Abbinare alla fiera tradizionale un marketplace virtuale o una comunità digitale come Metal District, sono ottimi punti di partenza per arrivare a quella conoscenza ed esperienza dell’intero tessuto industriale che permetterebbe all’Italia di ritornare ai vertici del mercato internazionale: un diritto, per qualità ed eccellenza manifatturiera, che online non abbiamo ancora.”