Economia Lariana: la ripresa in estate prima del 2° lockdown

Andrea Brivio 18 Novembre 2020

Economia/Lavoro

COMO– Meglio dei tre mesi precedenti ma decisamente peggio rispetto allo stesso periodo (luglio-settembre) dello scorso anno: il terzo trimestre del 2020 si chiude in ‘chiaroscuro’ come lo definisce la Camera di Commercio Como Lecco nella sua periodica analisi economica.

“Come era nelle attese, per tutti i settori produzione, ordini e fatturato risultavano in crescita rispetto al 2° trimestre – spiegano dall’ente camerale – ma le diminuzioni nei confronti del 2019 erano ancora sensibili, soprattutto per il terziario, in particolare nel territorio comasco”.

“Dopo il primo lockdown, nel 3° trimestre 2020 l’economia lariana stava reagendo bene. Rispetto al trimestre precedente, infatti, si era verificato quel ‘rimbalzo’ che tutti speravamo, in termini di produzione, fatturato e ordini, sia per le imprese industriali che per quelle artigiane. Anche dai servizi e soprattutto dal commercio erano arrivati segnali positivi” sottolinea Marco Galimberti, presidente della Camera di Commercio.

Marco Galimberti

 

“Naturalmente – aggiunge – paragonando i dati del 3° trimestre 2020 con quelli dello stesso periodo del 2019 sono evidenti le difficoltà attraversate dalle nostre imprese, molte delle quali ora si trovano a dover affrontare un nuovo lockdown. L’emergenza in corso presenta le caratteristiche di uno shock asimmetrico che colpisce duramente alcuni settori e ha impatti più attenuati su altri. Tra i primi, oltre al turismo e alla ristorazione, va annoverato il tessile; tra i secondi il legno-arredo”.

Nelle industrie

A subire il colpo è l’industria che a Como fa registrare un calo oltre i dieci punti percentuali, in confronto allo scorso anno, riguardo a produzione (-13,2%) e ordini (-10,23%) e poco meno il fatturato (-8,2%), dati comunque più contenuti rispetto alla primavera quando gli indici calavano del 30% circa ciascuno. L’occupazione invece diminuisce anche in confronto al 2° trimestre dell’anno in corso (-0,8%, contro il -0,4% della Lombardia).

L’estate ha sorriso di più sul lato opposto del lago almeno riguardo al settore industriale: produzione, ordini e fatturato delle imprese lecchesi evidenziato sì cali rispetto al 3° trimestre dello scorso anno, ma in deciso miglioramento nei confronti dei tre mesi precedenti (la produzione diminuisce dell’1% contro il -14,3% del periodo aprile-giugno; ordini -2,3% contro -17,5%; fatturato -2,8%, contro -15,1%). L’occupazione nelle fabbriche lecchesi è cresciuta dello 0,2%, meglio della media regionale.

L’artigianato

Anche la produzione del comparto artigiano evidenzia cali tendenziali in entrambe le province lariane; a Como mostra, comunque, un andamento migliore rispetto al settore industriale: la produzione cala del 2,8% e gli ordini del 2,3% (contro il -13,2% e il -10,3% dell’industria), mentre il fatturato diminuisce dello 0,7% (contro il -8,2%). A Lecco, invece, si verifica la situazione opposta, con l’artigianato più in difficoltà del comparto industriale: la produzione di quest’ultimo cala dell’1% (quella artigiana del 2,2%), gli ordini del 2,3% (contro il -7,6%) e il fatturato del 2,8 (-3,9%).

Rispetto a fine giugno 2020, l’occupazione nelle aziende artigiane comasche è cresciuta dello 0,2% , a Lecco invece è calata dello 0,7%; ciononostante il numero indice rimane superiore a quello comasco.

Commercio e servizi

Nel lecchese durante l’estate è tornata positiva la variazione del volume d’affari del commercio (+9,6% rispetto al 3° trimestre 2019), mentre è rimasta negativa quella dei servizi (-10,1%). A Como, entrambi i comparti evidenziano cali (-1% il commercio e -10,2% i servizi). L’occupazione registra una crescita in tutti e due i settori a Como (+0,4% nel commercio e +2,5% nei servizi), mentre a Lecco risulta in calo quella dei servizi (-0,6% contro il +5,6% del commercio).

Fallimenti in calo

Ulteriori dati elaborati dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Como-Lecco sull’andamento economico dei primi nove mesi del 2020 riguadano i fallimenti, in calo in entrambi i territori.

A Como scendono da 54 a 34 unità (-37%); a Lecco da 35 a 31 (-11,4%). Pertanto, l’intera area lariana ha registrato una riduzione del 27% (contro il -43,2% della Lombardia e il -41,5% dell’Italia).
Nel 3° trimestre 2020 si sono registrati 21 fallimenti (14 in provincia di Como e 7 di Lecco), contro i 17 del trimestre precedente (2 a Como e 15 a Lecco)

La cassa integrazione

In entrambi i territori aumentano le ore di cassa integrazione autorizzate dall’INPS. A Como le ore di cassa integrazione dei primi nove mesi del 2020 passano da 3,1 a oltre 34,8 milioni (+1.012,3%): quelle ordinarie sono aumentate del 1.335,7% (da 1,6 a 23,4 milioni di ore), mentre la cassa integrazione in deroga registra oltre 10,6 milioni di ore (nello stesso periodo dello scorso anno le imprese comasche non vi avevano fatto ricorso); calano, invece, le ore di cassa integrazione straordinaria (da 1,5 milioni di ore a 830.000, -44,7%).

Ancora più considerevole è l’incremento delle ore di cassa integrazione a Lecco: il totale di ore richieste dalle imprese è cresciuto del 2.013,6% (da 980.000 a 20,7 milioni di ore): quella ordinaria passa da 700.000 a 16,5 milioni (+2.253,5%); quella straordinaria da 280.000 a 620.000 ore (+125,8%); quella in deroga da 0 a 3,5 milioni di ore.