Erba

Dipendenti del Fatebenefratelli senza tredicesima: lunedì il presidio

Lorenzo Colombo 29 Novembre 2013

Economia/Lavoro, Erba

Tag: , ,

ps1 - CopiaERBA – I lavoratori dell’ospedale Fatebenefratelli di Erba passeranno le feste natalizie senza la tredicesima mensilità e il pagamento del premio di produzione. In più, i lavoratori da tempo hanno accettato di ricevere lo stipendio in ritardo di quindici giorni. Per queste ragioni i sindacati confederali hanno organizzato il presidio che si terrà lunedì 2 dicembre, dalle 8 alle 11.30, davanti all’ospedale della città. L’ultimo atto di una protesta che continua da settimane e che ha visto i sindacati richiamare l’attenzione delle istituzioni locali, come il Comune, provinciali, come il Prefetto, e regionali, come il Consiglio lombardo dove siedono diversi esponenti del territorio che si sono interessati in prima persona alla vicenda.

«Il premio di produzione doveva essere erogato già a gennaio – spiegano Fp Cgil, Fp Cisl e Uilfpl – Nonostante le numerose richieste sindacali portate avanti ormai da settimane, la provincia Lombardo Veneta – Ordine ospedaliero di S. Giovanni di Dio ha dichiarato che non ci sono soldi per pagare il dovuto ai propri dipendenti e che erogherà loro solo il 50% della tredicesima mensilità, rinviando tutto il resto al mese di marzo 2014. Non si vedono però aperture concrete da parte dell’Ordine per il futuro (non hanno fornito il piano industriale di rientro più volte richiesto) ed è probabile che anche a marzo 2014 e nei mesi successivi la mancanza di liquidità possa portare a condizioni economiche peggiori per tutti».

Questo, per i sindacati, complica la già difficile situazione di molti dipendenti: «Spesso la tredicesima è l’unico modo per pagare mutui e debiti, inoltre tutti i dipendenti prestano il loro prezioso lavoro continuamente, al 100%, su turni continui e con organici spesso incompleti, rientrano dal turno di riposo quando sono chiamati a sostituire i colleghi, fanno straordinari e sono sempre presenti in caso di emergenza. L’Ordine vuole tagliare sul costo del personale, noi combatteremo questa scelta e appoggeremo lo stato di agitazione proclamato dai lavoratori per ottenere i loro diritti e i loro soldi».

La protesta di lunedì è un’ulteriore iniziativa tesa a tenere alta l’attenzione sul drammatico problema vissuto da centinaia di dipendenti che da settimane vivono nell’incertezza di non sapere quando e se riceveranno il denaro che spetta loro.