COMO – 160 mila euro in meno all’anno per l’Aler di Como. 3 milioni considerate tutte e cinque le nuove macro aziende recentemente varate. A tanto ammontano i risparmi che si avranno quando entrerà effettivamente a regime la legge regionale che ha modificato la governance delle Aler. Questo uno dei temi al centro dell’incontro che l’assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli, affiancata dal neo presidente, Angelo Mario Sala, e dal consigliere regionale Alessandro Fermi, ha avuto nel pomeriggio, con il personale dell’Aler di Como.
L’assessore ha illustrato i caratteri della Legge Regionale 17, approvata lo scorso dicembre, con l’obiettivo di razionalizzare una “macchina” costosa e poco efficiente. Organizzazione più snella, dunque, con il Consiglio di Amministrazione eliminato e rappresentanza legale affidata al Presidente, nominato dalla Giunta Regionale, e incaricato di designare il Direttore Generale, responsabile della gestione.
Le sedi territoriali sono state ridotte da 13 a 5: nello specifico Como è stata accorpata insieme a Varese, Busto Arsizio e Monza-Brianza, polo che per i numeri si pone come il più importante in ambito regionale dopo Milano.
Risparmi e taglio sensibile dei dirigenti e una realtà, quella di Como, che l’assessore ha definito la più virtuosa della Lombardia.
Nello specifico, l’assessore Bulbarelli ha spiegato che “i nuovi presidenti costeranno l’85% in meno rispetto ai vecchi cda (296.000 euro rispetto ai precedenti 2,1 milioni di euro). Da 169 poltrone occupate si è arrivati a 25, e a regime il risparmio sarà di 3 milioni di euro all’anno. Abbiamo dunque voluto puntare su una gestione più efficiente e valorizzare il patrimonio esistente. I soldi risparmiati potranno così essere utilizzati per altre finalità sociali”.
L’assessore ha anche confermato che tutti i posti dei dipendenti dell’azienda comasca saranno salvaguardati. “La tutela dei lavoratori – ha spiegato Bulbarelli – è uno degli argomenti sui quali ci siamo soffermati da subito”. Il personale delle 13 ‘vecchie’ Aler non sarà toccato perché chi vi opera “è il vero collegamento diretto con chi ha bisogno di una casa. E non possiamo neanche ignorare il rapporto umano che si è instaurato”.
Durante l’incontro si è parlato anche dell’imposta municipale sugli immobili (Imu)che, solo nel 2012, ha pesato sulle casse dell’Aler per 2 milioni di euro. “Cifre assurde – hanno detto concordi Bulbarelli, Sala e Fermi – per un ente che non fa business, ma che ha finalità assistenziali”.
L’assessore ha annunciato che Aler e Comune di Como beneficeranno di 750.000 euro per il recupero di 47 alloggi sfitti da destinare a chi attende un alloggio popolare. L’Aler ne avrà a disposizione 555.000 euro per intervenire su 37 alloggi, il Comune 150.000 per 10 case.
In tutta la Regione saranno circa 2.000 gli alloggi sfitti recuperabili grazie a uno stanziamento regionale di 20 milioni di euro. “In un periodo di grave crisi – ha spiegato Bulbarelli – costruire ex novo sarebbe molto più dispendioso”.
L’assessore ha concluso il suo intervento ricordando il recente stanziamento di 8,6 milioni di euro che, in tutta la regione, aiuteranno migliaia di famiglie che rischiano di essere sfrattate perché, a causa di mutate condizioni economiche, non riescono a pagare l’affitto. A Como, tramite questa misura, arriveranno poco meno di 350.000 euro.
Il consigliere regionale erbese Daniela Maroni plaude il lavoro di Palazzo Pirelli: “Ringrazio il governatore Roberto Maroni e l’assessore Bulbarelli per il grande impegno profuso. La “cura dimagrante” permetterà di liberare fino a 2,5 milioni all’anno, risorse che potranno essere destinate per l’ammodernamento e la ristrutturazione del patrimonio edilizio lombardo. I cittadini in lista d’attesa per un alloggio spesso non possono usufruire dell’opportunità poiché gli edifici versano in condizioni di abbandono o cattiva manutenzione. Grazie ai risparmi potremo anzitutto ottimizzare gli immobili a disposizione”.