Como

Cgil. Partite iva: il Governo penalizza i giovani

Admin Altreforme 6 Novembre 2014

Como, Economia/Lavoro

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ImprenditoreCOMO – “Il Governo, attraverso la legge di stabilità, penalizza proprio quei giovani professionisti che dice di voler tutelare”. E’ una posizione forte quella della Cgil Como contro il Governo Renzi sul tema della partita Iva.

“Nonostante la sua retorica giovanilistica – commenta Ivan Talloru, responsabile Nidil Como – Se oggi i freelance under 35 beneficiano di una tassazione al 5% grazie al regime dei minimi, quanti non usufruiscono già del vecchio sistema si troveranno col nuovo regime a dover pagare il 15%”.

Sembra troppo bassa la soglia di 15 mila euro di reddito annuo al di sopra dei quali non si può usufruire del regime agevolato: “Se da un lato potrebbe incentivare l’evasione fiscale per tutti coloro che rischiano di oltrepassare il limite anche di poche centinaia di euro, dall’altro costringe quelle decine di migliaia di professionisti, il cui reddito medio si aggira proprio attorno alla soglia minima individuata dalla legge, a non incrementare il proprio volume d’affari per evitare di incorrere in una maggiore tassazione”.

Nulla è stato invece previsto per quanto riguarda la ripartizione dell’onere contributivo: “Per i professionisti della gestione separata Inps, l’onere grava per intero sul lavoratore. Riteniamo quindi necessario che anche le partite Iva della Gestione separata abbiano la stessa ripartizione dell’onere contributivo, prevedendo meccanismi di rivalsa obbligatoria sul committente e contemporaneamente un aggancio dei compensi a quelli previsti dai Ccnl per analoghe professionalità”.

Il popolo delle partite Iva anche a Como è numeroso: “Fare una stima è pressochè impossibile – conclude Talloru – Nidil ne intercetta almeno un centinaio all’anno. Le problematiche maggiori sono quelle giuridiche e fiscali“.

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