A rischio le pensioni dei medici, l’UMI scrive all’INPS

Lorenzo Colombo 4 Aprile 2015

Economia/Lavoro

DOTTORE-e1342515016249MILANO – Il Governo, tramite il Presidente INPS Tito Boeri, ripropone di ricalcolare le pensioni ex INPDAP già liquidate introducendo nuovi meccanismi decurtativi.

Tale nuova penalizzazione, anche se ancora non definitiva nei particolari, ma già più volte annunciata, verrebbe attuata con il sistema contributivo applicando un metodo forfettario di calcolo non avendo l’INPS facilità di conoscere il cosiddetto “montante contributivo” maturato durante l’intera vita lavorativa dei singoli soggetti.

“Ricordiamo che lo Stato ha già bloccato negli ultimi anni le rivalutazioni automatiche delle pensioni, con assegni superiori alle 5 volte il minimo INPS,  senza contare il contributo di solidarietà, sui trattamenti più elevati, ed il pesante aumento del prelievo fiscale specie sulle quote comunali e regionali – spiega il Presidente UMI, Cav. dott. Francesco Falsetti – Tutto ciò ha ridotto il netto delle pensioni. Il potere di acquisto è diminuito di un 15-20%, dando ragione a quanti ritengono che le pensioni più ricche (si fa per dire perché si parte da 2.000,00 euro al mese nette) dovrebbero rispondere ad un principio solidaristico”.

“Non dimentichiamo che questi pensionati sono soggetti che hanno regolarmente versato i contributi previdenziali  a suo tempo richiesti dall’Ente Previdenziale e pagato le tasse in quanto dipendenti pubblici – continua – Al contrario queste nuove decurtazioni non colpiranno i titolari di vitalizi ottenuti, per es., a seguito d’incarichi politici. Se questi tagli passeranno sarà ancora più difficile sperare in una ripresa dei consumi interni e dell’occupazione. In questa situazione l’UMI e CONFEDIR propongono la sottoscrizione di una lettera aperta da inviare al Governo e all’INPS. Gli interessati potranno contattare l’UMI allo 0302010243”