Erba

Teatro, due weekend con il Giardino delle Ore al Licinium

Miryam Colombo 3 Luglio 2019

Cultura, Erba

ERBA – È ormai tutto pronto per il debutto erbese estivo de Il Giardino delle Ore: per i prossimi due fine settimana gli attori della compagnia teatrale calcheranno le scene del Licinium con “Sogno di una notte di mezza estate” e con “Così è (se vi pare)”. Abbiamo intervistato Simone Severgnini, regista e direttore artistico della compagnia.

Venerdì 5 e sabato 6 luglio, “Sogno di una notte di mezza estate” torna al Licinium. Come mai questa scelta?

Riproponiamo “Sogno di una notte di mezza estate” per due ragioni. Innanzitutto, perché l’anno scorso è piaciuto tantissimo ed è stato accolto da una quantità di pubblico che non ci saremmo aspettati: mille spettatori in quattro sere, al terzo anno in cui la compagnia ha proposto una produzione specifica del Licinium.

E poi perché uno dei temi del Festival Artigiano è il paesaggio, inteso come scenario naturale e, quindi, artistico da valorizzare: “Sogno di una notte di mezza estate” è ambientato in parte ad Atene e in parte nel bosco magico che, di fatto, si ritrovano nei due “palcoscenici” del Licinium.

Invece, da dove nasce la scelta di “Così è (se vi pare)”, il secondo dramma in scena?

“Così è (se vi pare)” è sicuramente un testo più moderno e intellettuale, ma meravigliosamente poetico. Affronta uno dei temi cari a Pirandello ovvero la ricerca della verità per poi arrivare alla conclusione che non esiste una verità unica e assoluta.

Il dramma ripercorre un caso che crea scalpore e chiacchiericcio in una piccola comunità di provincia. Questo ci ha ricordato una serie di delitti successi negli ultimi anni per cui spesso nasce un interesse morboso legato al desiderio di scoprire una verità anche quando non esiste una sola e semplice verità.

Abbiamo quindi deciso di riprendere questo spunto e di trasformarlo: l’agente giudiziario del testo pirandelliano diventa un giornalista seguito dalla sua troupe sullo stile di alcuni programmi di inchiesta giornalistica dei nostri tempi che riescono a alimentare qualcosa che spesso non esiste e ad essere sempre sul posto. Abbiamo cercato di dare un taglio moderno al dramma concentrandoci sul giornalismo di inchiesta con un tono divertente e leggero.

Simone Severgnini

Allora qual è il legame tra il testo di Pirandello e il Licinium?

Di sicuro è difficile trovare un testo che si adatti a questo teatro così come riesce “Sogno di una notte di mezza estate”. Con “Così è (se vi pare)” il palco del Licinium si trasforma nel giardino di casa Agazzi in cui, su un trend da “La grande bellezza” anche per le scelte musicale, si svolgono scene all’aperto nel parco di una casa abbastanza ricca. Il palcoscenico diventa il salottino estivo della famiglia.

I 18 attori del laboratorio permanente, ovvero gli allievi del gruppo che hanno superato i tre anni di scuola di teatro e che continuano a far parte della compagnia, lavorano da aprile a questo allestimento che è il risultato di un percorso durato tutto l’anno con sette professionisti, tra cui Loris Fabiani e Susanna Vaccari. Questo spettacolo, quindi, è a completamento di un percorso di formazione che arriva dopo quattro anni e che permette di essere in possesso della qualità necessaria per affrontare un palco difficile come quello del Licinium.

Questo aspetto è fondamentale perché implica un cambiamento del modo in cui gli erbesi si mettono su questo palcoscenico: da passatempo meraviglioso, come era prima del nostro arrivo, che vedeva gli erbesi come comparse al fianco degli attori  si è passati a una produzione frutto di un percorso di formazione che vede gli erbesi attori consapevoli sulla scena.

Anche la soluzione del doppio cast, riproposta con “Così è (se vi pare)”, va in questa direzione: i 18 attori, a cui si affiancheranno dieci comparse dal gruppo degli allievi del terzo anno, si suddivideranno in due cast che lavoreranno in alternanza sulle quattro serate creando una “sfida” tra i due gruppi che, però, è momento di crescita e di stimolo.

E, quindi, cosa significa per la compagnia tornare al Licinium?

Tornare al Licinium significa riappropriarsi dei nostri spazi, degli spazi degli erbesi e cercare di farli vivere come dei valori. Quando Il Giardino delle Ore è entrato all’Excelsior nel 2011, il teatro ha cambiato faccia e il merito è anche nostro. Idem per la sala dell’ex tribunale.

Ecco, vorremmo che il Licinium tornasse a essere un parco all’aperto che in qualche momento dell’anno diventi uno dei più belli palchi all’aperto della Lombardia e anche d’Italia. E questo vale anche in vista delle Olimpiadi invernali 2026: possiamo essere anche noi un punto di riferimento perché i luoghi ci sono…vanno solo valorizzati.

Come compagnia, speriamo di essere un valore aggiunto per il Licinium che abbiamo cercato di valorizzare portando il teatro al tramonto, orario normalmente insolito per gli spettacoli. I ragazzi stanno lavorando molto a questo spettacolo e ora aspettiamo gli erbesi, “armati” di spray antizanzare e golfino!

Appuntamento, dunque, alle ore 20 venerdì 5 e sabato 6 luglio con “Sogno di una notte di mezza estate” e domenica 7, venerdì 12, sabato 13 e domenica 14 luglio con “Così è (se vi pare)”. Prevendite disponibili presso La libreria di via Volta, la cartoleria Ratti o presso la compagnia de Il Giardino delle Ore.