
ORSENIGO – Da più di vent’anni immortala su tela la storia e le glorie, passate e attuali, dei Carabinieri. Marco Monaldi, classe 1949, marchigiano di nascita e comasco di adozione, è conosciuto come il “Pittore dei Carabinieri”. Una lunga e curiosa storia la sua, iniziata agli inizia degli Anni ’90 quando, il comandante dei Carabinieri di Erba, Luciano Gallorini, dopo aver visto uno dei suoi quadri gliene commissionò uno.

“Dipingevo per passione, una passione coltivata sin da piccolo – racconta Monaldi – Poi l’incontro con il Comandante Gallorini che me ne commissionò uno. Quello fu l’inizio. Iniziai ad appassionarmi all’Arma e cominciai ad approfondirne la storia ma anche l’arte che finora l’aveva raffigurata”.
Da quel primo quadro ne seguì un secondo, poi un terzo e così passarono anni e i quadri dedicati all’Arma divennero innumerevoli per arrivare fino ad oggi con oltre 3000 dipinti dedicati all’Arma.

Nel corso di questo lungo arco di tempo a crescere non è stato solamente il numero di tele, ma anche l’artista. Al suo fianco oggi c’è un vero e proprio staff, l’amico e appassionato d’arte Davide Farella divenuto coordinatore di Monaldi e con lui, Vittorio Mottola, curatore dell’artista ed il tecnico informatico Giorgio De Pedrina, incaricato della gestione del sito www.marcomonaldi.net .
Ma l’uomo chiave, se così lo possiamo definire, per il successo di Monaldi è il critico d’arte e giornalista Silvano Valentini, colui che ha capito il valore dell’artista marchigiano, promuovendo e presentando innumerevoli sue mostre e curandone la campagna stampa, portandolo, nel 2013, ad esporre al Louvre di Parigi all’Exposition International d’Art Contemporain con la “Bottega dell’Arte” di Missaglia.
“Il tratto, la pennellata di Monaldi è inconfondibile – spiega Farella – così come lo è l’uso dei colori. E’ un artista che quando dipinge proietta sulla tela qualcosa che gli nasce dentro. Non usa una tecnica specifica, essendo un autodidatta, arrivando a poter dire che la tecnica che usa Monaldi è Monaldi stesso”.
Un artista che via via si è affermato nel mondo dell’Arma dei Carabinieri, conosciuto e apprezzato a tal punto che il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio del Sette gli ha recentemente commissionato un quadro che rappresenta tutti i reparti dell’Arma.

Tela, quest’ultima, consegnata lo scorso 29 agosto personalmente dall’artista a Roma presso il Comando Generale dei Carabinieri. Sempre la scorsa estate, a giugno, in occasione dei festeggiamenti del 130° di fondazione dell’Arma dei Carabinieri, Monaldi è stato chiamato ad esporre al Palazzo Reale di Milano, allestimento che lo stesso Generale, con una sorta di fuori programma, ha voluto visitare insieme al Ministro della Difesa Roberta Pinotti accompagnata dal capo di Stato Maggiore della Difesa Gen. Caludio Graziano ed altri alti ufficiali dell’Arma dei Carabinieri.
“E’ stata per me una grande emozione e il più bel segno di apprezzamento e di riconoscimento per la mia passione verso l’arte della pittura e soprattutto quella per i Carabinieri”. Un riconoscimento pubblico per la fedeltà che Monaldi, in tutti questi anni, ha mostrato verso l’Arma.
L’artista, attualmente, sta portando avanti anche un secondo filone, sempre legato all’Arma, ma attraverso il personaggio inventato da Carlo Collodi: Pinocchio; con il suo impegno e la sua arte il pittore Pittore Monaldi in questi anni è riuscito ad avvicinare i cittadini all’arte ed alle istituzioni; in particolare all’Arma dei Carabinieri sempre impegnata nella difesa della legalità e dell’ordine pubblico .
Tra i prossimi impegni ci sarà a gennaio l’allestimento di una mostra personale al Palazzo del Broletto di Como, che segnerà il 25° anno di impegno artistico esclusivo del maestro Marco Monaldi per l’Arma dei Carabinieri. Per l’occasione ad allietare i visitatori e le autorità cittadine sarà presente la Fanfara dei Carabinieri che eseguirà un concerto in onore dell’Arma dei Carabinieri e dell’arte a questa dedicata dal pittore Monaldi .