Lurago d'Erba

Lurago d’Erba a teatro per ricordare le vittime delle foibe

Caterina Franci 2 Febbraio 2017

Cultura, Lurago d'Erba

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LURAGO D’ERBA – In occasione del Giorno del Ricordo, istituito nel 2004 per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale, venerdì 10 febbraio 2017, alle ore 21.00, presso la Sala Consiliare di Lurago d’Erba, la Biblioteca Comunale e l’Assessorato alla Pubblica Istruzione e alla Cultura, in collaborazione con l’Istituto di Storia Contemporanea “Pier Amato Perretta”, sono lieti di invitarti allo spettacolo teatrale “Nella pancia della balena”, canto in memoria delle vittime delle foibe, a cura dell’Associazione Culturale Teatro d’Acqua Dolce, interpretato da Arianna Di Nuzzo e Gabriele Penner.

Due ragazzini, le tasche piene di terra: quel che resta di una candela è quel che resta delle loro giovani vite. Nemmeno un’ora per chiedersi come sono arrivati lì “nella pancia della balena” e come uscirne. La storia di Pinocchio, forse il più grande percorso iniziatico italiano per bambini, riscalda i loro cuori e li accompagna nell’ultimo tratto del loro viaggio. Le due storie, quella del Burattino di Collodi e quella di Patrizia e Giuseppe si incontrano e si incrociano: da una parte la pancia della balena del libro dall’altra il ventre della terra, la foiba.

Il lavoro è tratto dalle testimonianze dei sopravvissuti e dei parenti delle vittime e intende ridare voce e corpo alle migliaia di persone che sono state private di voce, corpo e identità. E’ forse venuto il momento in cui davvero si possono fare i conti con i “morti”, quelli di cui parla Pavese, a prescindere dall’appartenenza sia dei morti che di chi vuole veramente incontrarne la storia senza speculazioni e facili strumentalizzazioni.

Non è una storia di parte, ma semplicemente vista dalla parte di due personaggi, molto diversi tra loro, una bambina, figlia di fascisti e un ragazzo di simpatie comuniste, uniti, increduli, dallo stesso tragico destino. Questa piccola storia viene raccontata con quella disarmante drammatica sincerità che solo i ragazzini sanno avere, e che rende ancora più insopportabili le tante menzogne e i silenzi degli adulti.

La serata sarà a ingresso libero e gratuito. Non è richiesta la prenotazione.

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