Erba

Libreria di Via Volta, questa sera incontro con Kader Abdolah

Caterina Franci 30 Maggio 2018

Cultura, Erba

ERBA – “Da quando ho cominciato a scrivere questa storia non riesco più a distinguere il vero dal falso. Spesso invento cose, ma con mio grande stupore si rivelano più credibili della realtà. È per via della mia fuga; chi non può più tornare a casa finisce per vivere in uno stato di immaginazione.”

E’ Kader Abdolah l’ospite della Libreria di via Volta. Questa sera, mercoledì, l’autore iraniano presenterà il suo nuovo romanzo “Uno scià alla corte d’Europa”. L’appuntamento è alle 21. Ingresso libero.

Il nuovo romanzo del grande narratore iraniano Kader Abdolah ispirato al viaggio dello scià Nadir attraverso l’Europa del XIX secolo. Un racconto senza tempo sulla curiosità dell’essere umano e sul suo interesse verso l’altro.

Seyed Jamal ritrova il diario di viaggio di uno scià che a fine ’800 lascia la Persia e con un infinito stuolo di principi, funzionari e mogli dell’harem intraprende il suo Grand Tour alla scoperta dell’Europa. Armato di curiosità e ironia, Seyed si unisce alla carovana del re e come una moderna Sherazade, fondendo realtà storica e fiaba orientale, narra le mille e un’avventura di questo viaggiatore d’eccezione, despota crudele e ingenuo, colto e infantile, facile preda del Grande Gioco europeo per il controllo del Medioriente, sovrano di un regno millenario e retrogrado a confronto con il progresso vorticoso che cambierà il mondo e plasmerà il nostro presente. Accolto come un vecchio amico dagli zar e dalla regina Vittoria, con cui condivide la via del tramonto in un decadente rituale di corte, lo scià attraversa la Germania di Bismarck e la Francia repubblicana, incontra Tolstoj, il padre di Stalin, Debussy e Monet, testa l’aspirina della Bayer e sperimenta le scoperte di Siemens e di Pasteur, capisce la portata rivoluzionaria della catena di montaggio e delle industrie inglesi, e assiste impotente alla ribellione di Banu, sua moglie prediletta, che ha letto, pensato e sognato troppo per non cercare in questo viaggio una fuga verso la libertà. Ma lo smarrimento dello scià di fronte al formarsi dell’Europa moderna si riflette in quello di Seyed per la crisi dell’Europa attuale, dove la Storia, con la stessa inesorabilità, lungo lo stesso tragitto seguito dal re persiano, conduce ondate di profughi intrecciando sempre più i destini di Oriente e Occidente, e dove uno scrittore rifugiato come Kader Abdolah, che con la «magia dell’immigrazione» si è ricostruito un’identità, cerca nella letteratura nuovi territori di incontro.