
ERBA – In occasione della mostra fotografica “Le storie straordinarie di Palmira” realizzata a cura di HumanLab IULM in collaborazione con Fondazione Terra Santa e allestita presso il Museo Civico di Erba fino a 4 giugno, sono stati organizzati alcuni eventi di approfondimento.
Sabato 3 giugno, alle ore 17.00, presso il Museo Civico di Erba si terrà una conferenza dal titolo ” I rilievi funerari di Palmira: un album di ritratti dal passato ” tenuta dal dott. Stefano Nava, membro della missione archeologica siro-italiana a Palmira (PAL.M.A.I.S.).
Nell’incontro verranno approfonditi i ritratti funerari di Palmira, che sono probabilmente la classe di reperti più nota e conosciuta di questo sito archeologico, dal momento che se ne possono ammirare numerosi esemplari nei musei di tutto il mondo. Sono ritratti che ci tramandano i volti di uomini e donne vissute nell’antichità, tutti molto vivaci e ricchi di particolari, proprio come se fossero delle fotografie arrivate direttamente dal passato da cui è possibile anche ricavare diverse informazione sulla vita quotidiana, gli usi e i costumi degli abitanti di Palmira.
Le necropoli di Palmira
Per cercare di conoscere i palmireni, la loro mentalità, i loro valori, la loro cultura, i rapporti familiari e le gerarchie sociali, dobbiamo rivolgerci, almeno per il momento, non tanto alla città dei vivi, quanto alla città dei morti. La più spettacolare, ed emozionante, delle necropoli che circondavano Palmira è quella che si trova lungo la strada che in antico costituiva la via d’accesso alla città per chi proveniva da Occidente, nota come “la Valle delle Tombe”. Con le sue tombe a torre e lo spoglio magnifico paesaggio desertico sullo sfondo, ha accolto per secoli mercanti, soldati, viaggiatori, studiosi.
Le sepolture erano tutte accompagnate da ritratti funerari dei defunti realizzati su pietra lavorata ad altorilievo. Entrando nelle tombe di famiglia, la “casa dell’eternità”, i palmireni erano in compagnia di tutti i loro antenati: quanto più ampia era la loro schiera, quanto più intricata la rete di rapporti all’interno e all’esterno della famiglia, quanto più antica era la stirpe, tanto più prestigiosa e potente era la famiglia.
La storia e l’archeologia non svelano i sentimenti degli individui, ma certamente possiamo immaginare l’orgoglio di appartenere a una grande famiglia e anche la consapevolezza e la consolazione di essere inseriti, al momento della morte, in una memoria collettiva destinata a durare “per sempre”.
La mostra
La fama planetaria del sito archeologico di Palmira è legata alla drammatica guerra che dal 2011 ha stravolto la Siria, ma i suoi monumenti testimoniano storie straordinarie di dialogo fra culture diverse. La mostra ci accompagnerà in un viaggio nell’importante sito UNESCO della Siria attraverso le parole della professoressa Maria Teresa Grassi, direttrice della missione archeologica siro-italiana a Palmira (PAL.M.A.I.S.), scomparsa nel 2020.
Ma Palmira non merita di essere solo questo nell’immaginario collettivo, perché i suoi monumenti, le sue statue, le sue epigrafi testimoniano storie straordinarie. Storie che parlano di dialogo fra culture assai differenti fra loro e che noi oggi possiamo leggere grazie al meticoloso lavoro di ricerca archeologica condotto per oltre un secolo dagli studiosi di tutto il mondo. La mostra propone un viaggio attraverso i monumenti di Palmira, raccogliendo tutte le testimonianze sopravvissute nei musei, centri di ricerca, e biblioteche di tutto il mondo.
Informazioni
Conferenza: sabato 3 giugno, ore 17.00. Ingresso libero e gratuito.
Dove: Museo Civico di Erba, presso Villa Ceriani, via Ugo Foscolo 23 – Erba (CO)
Orari di apertura della mostra: martedì 9.00-13; giovedì 9.00-13.00; venerdì 15.00-18.00 (consigliata la prenotazione)
Per informazioni: museoerba@comune.erba.co.it; 031.3355341; 366.2177464
Ingresso gratuito
La mostra resterà aperta fino al 4 giugno 2023.