Como

La seconda Guerra Mondiale raccontata dagli Alpini

Admin Altreforme 28 Febbraio 2014

Como, Cultura

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COMO – Prosegue il colloquio rivolto dagli Alpini alla cittadinanza per riproporre le vicende della seconda Guerra Mondiale. Con questa iniziativa, gli Alpini vogliono tenere viva e ritrasmettere la memoria legata a vicende vissute direttamente dalla gente. Tutto ciò con finalità proiettate oltre il ricordo, la storia, la necessità di non dimenticare un triste periodo vissuto dall’intera Europa: la solidarietà.

Venerdì 28 febbraio, alle 21, presso la Caserma De Cristoforis, si terrà un incontro dedicato alle vicende del cosiddetto fronte orientale. Questo anche in ricordo dei 100 anni della Caserma, costruita proprio nel 1914. Si parlerà delle vicende vissute in Russia dai militari italiani nel periodo 1941 – 43. Sarà portata l’attenzione sui sedici treni ospedale che hanno operato in quel territorio e sul recupero delle salme dei caduti che si sono potute riportare in Italia negli anni ’90. Tutto documentato da foto proiettate durante la conferenza. La chiusura sarà riservata al libro contenente le lettere dal fronte della Medaglia d’Oro Giuseppe Perego.

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Come d’abitudine per gli Alpini, il ricavato della cessione delle copie sarà destinato a sostenere un’iniziativa solidale. L’aiuto è diretto alla missione di Navirai nel Mato Grosso, condotta da Padre Ettore Dotti, già alpino di leva, che da vent’anni opera in favore di quelle popolazioni. L’operazione è fatta in ricordo di Padre Crosara, cappellano in Russia, noto anche per avere portato l’icona della Madonna del Don.

Relatore della serata sarà il Colonnello Gioacchino Gambetta, alpino, valtellinese, già responsabile dello squadrone elicotteri FSTASE, che ha preso parte all’operazione IBIS con Italfor in Somalia e alla missione Alba svolta in Albania. Inserito nella divisione multi nazionale NATO per le operazioni di Peace Keeping negli scacchieri mediorientali, asiatici e africani. Esperienze compiute nei reparti Alpini. Personaggio di riguardo, con esperienza di vita militare e conoscitore della storia.

Gli alpini invitano la cittadinanza ad intervenire, ricordando che l’ingresso è libero e che la caserma offre un ampio spazio interno ad uso parcheggio.