Erba

Erba: Eufemino d’oro? Sì, no, forse…

Admin Altreforme 25 Giugno 2013

Cultura, Erba

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erba consiglio comunale giugno 2013ERBA – I riconoscimenti civici fanno discutere il Consiglio comunale. Il dibattito sul nuovo regolamento si è subito acceso nella seduta di lunedì 24 giugno, tanto che il consigliere di minoranza Michele Spagnuolo ha chiesto, invano, di rinviare il punto all’ordine del giorno. Il presidente del Consiglio Matteo Redaelli ha spiegato che sono stati utilizzati come modelli i regolamenti di altre località italiane. “Al primo posto in ordine di importanza abbiamo collocato la cittadinanza onoraria, che viene riconosciuta a persone non erbesi che hanno fatto qualcosa per la nostra città. Questo riconoscimento può essere attribuito solo con delibera del Consiglio comunale. Poi viene l’Eufemino d’oro, consegnato agli erbesi che si sono distinti in un ambito particolare. Viene attribuito dal sindaco, sentita la commissione capigruppo. Infine c’è l’attestato di riconoscenza”.

Troppi i punti di disaccordo tra le parti. “Metà Erba è già stata premiata – ha ironizzato il consigliere di minoranza Erica RivoltaL’Eufemino è un qualcosa di speciale. Se tutti hanno la medaglia, il valore della medaglia è sminuito”. Il consigliere di minoranza Enrico Ghioni ha espresso contrarietà anche sulle date scelte per il premio. “La scadenza del 30 giugno per la presentazione dei candidati mi sembra inopportuna e la scelta dell’8 settembre per la consegna dei riconoscimenti mi sembra non sia adeguata: si tratta di un premio laico, non religioso, quindi non capisco perché legarlo alla festa patronale. I primi giorni di settembre sono tra le date più infauste per l’organizzazione delle manifestazioni perciò sarà un onere anche per chi dovrà occuparsene”.

Per Michele Spagnuolo “è apprezzabile l’idea di regolamentare l’assegnazione dei riconoscimenti civici. Occorre però ricordare che la benemerenza civica per eccellenza, l’Eufemino, nasce come riconoscimento a un singolo, non a un’associazione”. Concetto ribadito anche dalla Rivolta, ma fortemente osteggiato dal sindaco Marcella Tili. “Cosa potrei mai fare io da sola senza la mia Giunta e la mia maggioranza? Il presidente di un’associazione non può fare nulla senza il lavoro continuo e costante del gruppo. A differenza di quello che pensano le minoranze, ci sono ancora tante persone che vorrei premiare”.