Erba

Crevenna. ‘Io sono il Buon Pastore’, un dramma originale. Il copione

Redazione 4 Aprile 2024

Cultura, Erba

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Angelo Garofoli (foto archivio)

ERBA – È un copione originale, quello de Io sono il Buon Pastore, la sacra rappresentazione che la compagnia teatrale formatasi nel borgo di Crevenna d’Erba porterà in scena al Teatro Excelsior di Erba mercoledì 5 e giovedì 6 giugno per celebrare i 50 anni di sacerdozio di don Ettore Dubini, vicario della parrocchia di Santa Maria Maddalena.

Chi pensa che si tratti di una classica interpretazione della Passione di Cristo è in errore. Nella prima parte («L’Annuncio») la vicenda prende le mosse dalla genealogia di Gesù, per poi svilupparsi attraverso la profezia del Battista, l’Annunciazione dell’Angelo a Maria, la Natività e gli eventi che seguono attorno alla mangiatoia di Betlemme, la chiamata dei discepoli, l’inizio della vita pubblica del Nazareno con i primi gesti miracolosi, fino al suo ingresso in Gerusalemme.

La seconda parte («La Passione») rievoca gli avvenimenti che si dipanano dall’incontro tra Maddalena e Giuda fino alla risurrezione che la donna annuncia ai discepoli – dopo i coinvolgenti quadri del Cenacolo, del Sinedrio, del Pretorio, del Calvario e del Sepolcro -, e si conclude con la missione evangelizzatrice affidata dal Risorto agli Apostoli. C’è anche il Getsemani, naturalmente, ma con un inciso del tutto innovativo: la comparsa di un giovane – non ne sveliamo l’identità – che al Cristo tentato di non accostarsi al calice del sacrificio confessa dubbi, inquietudini, domande esistenziali: in una parola, la ricerca di un senso da dare alla propria vita.

Infine la terza parte («La Chiesa») inizia con la Pentecoste e la sinfonia di lingue diverse che lo Spirito suscita negli Apostoli e nelle Pie Donne e sfocia nella proclamazione del precetto definitivo: amarsi come fratelli in virtù dell’amore di Dio per l’umanità, il gregge affidato al Buon Pastore.

Il testo è frutto del grande interesse che l’autore, Angelo Garofoli, nutre da sempre per le Scritture. Garofoli è un autentico cultore della materia biblica, che ha letto, studiato, approfondito e reso in azione scenica, valendosi della sua passione drammaturgica, già tradotta in molteplici allestimenti, dalle commedie dialettali a rappresentazioni più impegnate. Suo era anche il copione del Dramma del verbo Amare, rappresentato nel 1985 al Teatro Excelsio per celebrare i 30 anni dalla consacrazione episcopale del Vescovo missionario monsignor Aristide Pirovano, sotto la direzione dell’illustre regista comasco Bernardo Malacrida.

Per Io sono il Buon Pastore Garofoli ha attinto ulteriormente ai Vangeli e ai testi profetici e inserito alcuni richiami al copione de La Passione di Cristo andata in scena al Teatro Licinium a più riprese tra gli anni Venti e il 2000. E per questa occasione si è assunto personalmente l’onore/onere della regia.