Canzo

“Canzo Racconta”: Simona Atzori racconta la bellezza dell’arte

Martina 6 Maggio 2018

Canzo, Cultura

Tag: ,

CANZO – E’ stata l’artista italiana Simona Atzori ospite dell’ultima serata del festival letterario Canzo Racconta. 

Ad introdurre la serata Oscar Masciadri di NonSoloTurismo: “Sta per concludersi la terza edizione del festival Canzo Racconta, siamo soddisfatti, è stato un successo. Siamo riusciti a riunire molti personaggi quali: Massimo Picozzi, Francesco Caringella, Aldo Busi. Oggi abbiamo voluto chiudere con un’artista, Simona Atzori, per condividere un messaggio importante.”

La serata è iniziata con un video di presentazione della vita di Simona Atzori, nel quale racconta le sue tappe e i suoi traguardi sia personali che nell’ambito delle sue passioni, la danza e la pittura.

Durante la serata, è stato presentato il suo ultimo libro “La strada nuova”: dopo i due romanzi“Cosa ti manca per essere felice?” e “Dopo di te”, il nuovo lavoro di Simona Atzori è un viaggio alla scoperta della propria vita, anche attraverso i limiti.

“La metafora del viaggio è fondamentale – ha detto l’autrice – bisogna fare amicizia con noi stessi, perché noi siamo la persona attraverso il quale imparare davvero ad amare, capire e perdonare, per questo dobbiamo prenderci cura di noi stessi. Io l’ho fatto attraverso un viaggio, per scoprire la mia strada. Bisogna sempre partire per una meta, in questo caso noi stessi”.

Il viaggio descritto ne “La Strada nuova” accompagna il lettore in un serie di tappe lungo la vita dell’autrice. “Può essere inteso sia come un mio viaggio, ma anche un modo per farsi domande sulla propria vita – ha spiegato Atzori –  per me l’importante è essere nata in una famiglia che mi ha sempre amata. Al momento della mia nascita sulla mia famiglia è sceso il buio, ma poi si sono rialzati, si sono resi conto che dovevano fare qualcosa, uno scatto, perché alla fine la loro felicità superava il mio essere diversa. Quando mi guardavano nella culla si sono dimenticati che non avevo le braccia, perché hanno visto i miei piedi che potevano diventare come mani. Lì hanno scoperto che la mancanza non c’era, perché tutti siamo diversi e ognuno deve partire dalla propria unicità, cambiando la prospettiva.”

Una consapevolezza che per Simona è diventata ben presto un incoraggiamento a seguire i suoi sogni e le sue passioni, danza e pittura in primo luogo: “Mia mamma mi ha iscritta a una scuola di danza a soli 6 anni e mi ha spinta a continuare a dipingere. Ho avuto un’infanzia serena e felice, con una famiglia che mi ha amata. L’arte mi ha permesso di fare capire agli altri le mie capacità. Le difficoltà incontrate sono state diverse, come la scuola, ma sono state sempre affrontate insieme ai miei cari. Il momento più difficile è stato quando mia mamma se ne è andata nel dicembre del 2012, in pochi mesi. Quello che mi manca di più è il suo sguardo rassicurante, che mi ha sempre supportata in ogni momento della mia vita. Dopo circa sei mesi, il mio ragazzo, dopo 13 anni insieme mi ha lasciata, e mio padre si è ammalato. Quando sono venute a meno queste figure, ho sentito svanire il mio passato, il mio futuro e ho visto il mio presente molto instabile. Lì ho scoperto quanto il presente sia un dono, e ho iniziato finalmente a scoprire me stessa”.

Durante la serata c’è stato modo di parlare delle due grandi passioni di Simona Atzori, la danza e la pittura, che l’artista vorrebbe unire in uno spettacolo. Accanto a questo impegno artistico c’è poi l’impegno sociale e culturale che vede impegnata Atzori in diversi incontri per raccontare la sua realtà.

 

La serata si è conclusa con domande e complimenti da parte del pubblico, molto numeroso presente in sala. Sul palco hanno poi preso posto i Sulutumana per il concerto finale che ha chiuso il festival (vedi articolo correlato).

 

GALLERIA FOTOGRAFICA

 

 

 

NOTIZIE DELLE ULTIME 24 ORE