ANZANO/ROMA – Sarà presente anche l’artista di Anzano del Parco Anatolij Mascheroni alla mostra collettiva di arte contemporanea “Trenta pittori” organizzata da Dantebus Edizioni a Roma.
Con l’opera свободный дух – Spirito libero Anatolij Mascheroni è uno dei trenta artisti selezionati per esporre a “Margutta”, la collettiva d’arte contemporanea che si svolge a Roma dal 23 ottobre al 6 novembre nella prestigiosa Galleria Dantebus Margutta, in via Margutta 38.
IL PROGETTO
Il progetto editoriale espositivo Margutta è ideato, organizzato ed edito da Dantebus Edizioni e nasce per dare la possibilità agli artisti selezionati di esporre in una vetrina di fama internazionale quale è via Margutta, la “via degli artisti” a Roma.

L’ARTISTA
Anatolij Mascheroni, nato il 21 novembre 2001 a San Pietroburgo, vive da anni in una cittadina della provincia di Como, Anzano del Parco. Dopo il liceo artistico al Melotti a Cantù, si è iscritto all’Accademia delle Belle Arti Brera di Milano. Fin da bambino ha sempre avuto la passione per la pittura, “l’importante – osserva – era scarabocchiare, disegnare su qualsiasi cosa avessi sotto mano. Ho continuato alle elementari vincendo un concorso di disegno. Prediligo il disegno a matita sia in bianco e nero che con la tecnica ad olio ed acrilico. Mi piace disegnare i volti.
L’OPERA
Titolo Opera: свободный дух (Spirito libero)
Tecnica utilizzata: Olio e acrilico su tela
Misure: 40×40 cm
Così nel catalogo della mostra è descritto il quadro: L’intenso e profondo artista Anatolij Mascheroni presenta la potente opera Spirito libero nella quale è la stessa essenza dell’arte e del suo essere a venire a galla. La creatività, la libertà di essere sé stessi, di amare ed emozionarsi si incarnano in un possente cavallo purosangue che con la sua cavalcata fa uscire il mondo dal buio e dal recinto.
Per un attimo il cavallo torce leggermente il collo mentre dietro la polvere c’è solo nero, ad indicare che la scelta di “essere liberi” è definitiva e non permette ripensamenti. Il colore bianco dell’animale rimanda a miti e tradizioni che vedono nel suo apparire il segno del ritorno di un’età dell’oro, il simbolo raffigurante dell’anima, come della luce del sole e della nascita del giorno.
Il cavallo è uno spirito guida che invita l’uomo a liberarsi delle paure e dei vincoli che oscurano e limitano la sua esistenza, per avanzare finalmente con coraggio nelle praterie dell’infinito e dell’immenso”.
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