Alserio

Alserio, una mostra ricorda l’alluvione in Valtellina del 1987

Caterina Franci 23 Gennaio 2017

Alserio, Cultura

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ALSERIO – Si intitola “Trent’anni di memoria” ed è la mostra promossa dal Comune di Alserio in occasione del 30° anniversario della disastrosa alluvione valtellinese.

Era il luglio 1987 quando una terribile alluvione devastò la Valdisotto, in provincia di Sondrio, causando 53 morti e migliaia di sfollati.

L’esposizione sarà inaugurata il prossimo 4 febbraio presso la Struttura Polivalente di Alserio alle ore 20.30.

La mostra è di Gloria Veronica Lavagnini, artista emergente, laureata in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera e curata da Gisella Colombo.

Per questo evento la giovane artista ha potuto proporre una delle sue ricerche ad oggi più complete dedicate alle alluvioni genovesi: la omonima Serie Alluvioni. Un’arte come denuncia ambientale e sociale che racconta dei danni e delle conseguenze delle calamità naturali sulla città di Genova.
In questo caso si offre allo spettatore la possibilità di un collegamento non solo puramente descrittivo dell’episodio ma di trasporto emotivo.

Leggendo i testi della performance dell’attore Carlo Arrigoni che si terrà nel giorno inaugurale, l’artista confessa quanto sia impressionante la somiglianza sia delle emozioni sia delle reazioni umane nonostante la distanza di tempo e di luogo. Con la maggior parte dei lavori della giovane artista, le opere esposte sono costituite dagli oggetti stessi del loro raccontare, in questo caso nella costante presenza del fango. A quest’opera Lavagnini ha affiancato un lavoro inedito pensato nello specifico per questo memorial: una tavola più piccola dove poggia un vaso colmo d’acqua dell’Adda, fiume che causò la strage nel 1987, sopra sono appese due riflessioni di quello che un tempo fu fango e non acqua immacolata come quella che di può ammirare oggi. Negli altri lavori esposti si trovano riflessioni sulla vita e sulla morte, sull’esistenza come traccia temporale, sul destino e sulla sacralità nascosta nei nostri inconsci.

“Trent’anni di memoria è una mostra dedicata a danni e vittime di una strage che fortunatamente in Valtellina si chiude in un sol brutto ricordo ma che oggi, in altri luoghi, continua costantemente a ripresentarsi” hanno commentato gli organizzatori.

Segue la locandina: