Erba

Al via il Festival ArtiGiano, Il Giardino delle Ore riporta Shakespeare al Licinium

Miryam Colombo 21 Giugno 2023

Cultura, Erba

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Simone Severgnini, Felice Montervino, Emma Bolcato, Matteo Palazzo, Marco Ripoldi e l'assessore Paolo Farano
Da sinistra, Simone Severgnini, Felice Montervino, Emma Bolcato, Matteo Palazzo, Marco Ripoldi e l’assessore Paolo Farano

ERBA – Sarà ancora il Teatro Licinium, con il suo pavimento di terra, le quinte di alberi e il soffitto di stelle, la magica cornice che accoglierà la settima edizione di ArtiGiano, il festival del Giardino delle Ore. Ieri, martedì, la presentazione ufficiale presso la sala consiliare in municipio.

A illustrare il programma è stato Simone Severgnini, regista e direttore artistico della compagnia. Con lui anche Emma Bolcato, Felice Montervino, Matteo Palazzo e Marco Ripoldi, membri del cast de “La Dodicesima Notte“, la nuova produzione shakespeariana per il Licinium. Alla conferenza ha preso parte l’assessore alla cultura erbese, Paolo Farano.

Come più volte sottolineato, la stagione estiva è il frutto del lavoro di un grande team di artisti e cittadini del territorio. Il festival, infatti, riunisce professionisti del mondo dello spettacolo provenienti da tutta Italia e li porta a vivere e lavorare a Erba per due mesi insieme ad allievi attori e cittadini dell’erbese.

Il progetto della Dodicesima notte

Punto di partenza è il sottotitolo della commedia “o quel che volete”. Da queste parole i due registi, Simone Severgnini e Davide Marranchelli, hanno preso spunto per delineare il viaggio teatrale. Atmosfere oniriche e rarefatte, personaggi folli, ma non troppo, una terra che esiste e non esiste, dove le cose sono e non sono, o meglio: sono quel che vogliamo. Sarà il pubblico a decidere cosa vede sul palco.

Il regista e direttore artistico della compagnia Simone Severgnini

“Con tutti gli attori abbiamo deciso di lavorare indagando, premendo su corde che talvolta esulano da ciò che sentono proprio – ha spiegato Severgini -. Si tratta di un lavoro molto interessante”.

A dare corpo alla storia, una grande macchina teatrale che oltre al duo registico conta una squadra tecnica al completo, scenografi e costumisti. Saranno, infatti, le scenografie di Nadir Dal Grande e i costumi di Angelica Forni a trasportare il pubblico in un mondo che è (o non è?). Senza dimenticare il cast di oltre 30 persone, tra attori, allievi attori e un Coro di venti elementi.

“Questo progetto un incontro umano e professionale – ha sottolineato Felice Montervino, il duca Orsino sul palcoscenico -. Professionale perché attori professionisti si sono incontrati, ma anche umano in virtù del contatto con attori non professionisti che ne prendono parte. Tutto questo grazie a una realtà territoriale viva dal punto di vista teatrale. Ci auguriamo che questo incontrarsi possa estendersi e coinvolgere anche il pubblico”.

Pubblico che, ancora una volta, non sarà solo spettatore, ma anche parte attiva grazie anche ai molteplici spunti che l’opera shakespeariana ancora offre. “Shakespeare ha tantissime letture e si trovano sempre nuovi elementi di attualità – ha precisato Marco Ripoldi, Malvolio nella commedia -.  Personalmente cerco l’ironia, le sottotrame e i sottotetti he possano creare situazioni sia comiche che drammatiche. Che è un po’ la situazione di oggi”.

Lo spazio del Licinium

Per la prima volta il festival si terrà interamente al Licinium. Il Giardino delle Ore abiterà, infatti, il teatro erbese per tre fittissime settimane e inviterà il pubblico a fare lo stesso, non solo durante gli spettacoli, ma anche con eventi pensati per il prima e dopo.

Un luogo magico tanto per lo spettatore quanto per gli attori. “Siamo immersi in una dimensione in cui succedono cose straordinarie – ha evidenziato Matteo Palazzo, Sir Andrew sulla scena -. E il Licinium ha un’attitudine molto diversa, ha delle sue peculiarità che offrono spunti interessanti. Il Licinium, per esempio, non scricchiola, il suo è un palco solido, di cemento. Questo fa sì che si possano sfruttare le sue caratteristiche, i tre strati, di terra, di sotto e di sopra e il regista può divertirsi tantissimo. È l’urbanizzazione avvolta dalla natura. Lo spazio ha già tanto da raccontare”.

“Il Licinium è proprio il luogo dell’effetto-Shakespeare – ha sottolineato Emma Bolcato, interprete della giovane Viola -. È uno spazio mistico e particolare”.

Il programma

Il programma della settima edizione si articola in 14 serate di spettacolo e 6 appuntamenti pre e post spettacolo. Il tutto tra mercoledì 21 giugno a sabato 8 luglio. 

ArtiGiano si apre oggi, mercoledì 21 giugno, con l’immancabile appuntamento con il Sogno alle ore 20.00. A fine spettacolo, invece, si terrà il A Midsummer Night’s Party con il primo dj set d’artista di ArtiGiano, alla console Filippo Renda, regista, attore, drammaturgo.

La Dodicesima Notte debutta venerdì 23 giugno alle ore 21.15 al Teatro Licinium e replica alla stessa ora sabato 24 e venerdì 30, e poi sabato 1, venerdì 7 e sabato 8 luglio.

A seguire la nuova regia goldoniana di Loris Fabiani con L’Erede Fortunata (27 e 28 giugno) e il vincitore della prima edizione del Premio ArtiGiano Blasé di Luca Zilovich (29 giugno). Sarà poi la volta del primo lavoro erbese della compagnia Qui e Ora con Metamorphosis (3 e 4 luglio) e del duo registico Aronica-Turconi con Iban (5 e 6 luglio). 

I biglietti per tutte le date di spettacolo sono online sul sito del Giardino delle Ore alla pagina www.ilgiardinodelleore.com/festival/artigiano-2023/. Gli eventi pre e post spettacolo sono a ingresso libero. Maggiori informazioni sul sito del Giardino delle Ore, all’indirizzo e-mail biglietteria@ilgiardinodelleore.com e al numero WhatsApp 342 364 4156.