Erba

A Erba spuntano le statue di Rosa e Olindo, attacco alla “società dello spettacolo”

Redazione 28 Febbraio 2024

Attualità, Cultura, Erba

Tag: , , , ,

Le statue di Rosa e Olindo realizzate dall'artista lecchese Nicolò Tomaini
Le statue di Rosa e Olindo realizzate dall’artista lecchese Nicolò Tomaini

ERBA – Due sculture a grandezza naturale raffiguranti Olindo Romano e Rosa Bazzi sono comparse nella notte scorsa a Erba, precisamente al centro della Piazza del Mercato, a pochi passi dal luogo della tragedia. I due soggetti posti davanti a una videocamera rivestita in oro sono ritratti nella celebre posa della performance con arco e freccia di Marina Abramovic e Ulay: “rest energy”.

L’azione, rivendicata dal noto artista lecchese Nicolò Tomaini sulle pagine social, è l’attacco alla “società dello spettacolo”. Il lavoro è infatti accompagnato da un testo cartaceo firmato dal noto critico torinese Filippo Mollea Ceirano con il quale è stata tappezzata la città.

Le statue di Rosa e Olindo realizzate dall'artista lecchese Nicolò Tomaini

“The Lovers”, questo il titolo della scultura comparsa nella notte tra 27 e 28 febbraio a Erba. “La strage di Erba tra realtà e rappresentazione. Ritornano sotto l’attenzione dei mass-media le vicende, giudiziarie e non, legate alla strage di Erba. Presupponiamo noti i fatti, e chiariamo subito che non ci interessa affatto la diatriba su innocenza o colpevolezza, correttezza processuale, consistenza delle prove – si legge nel volantino a firma del critico Filippo Mollea Ceirano che accompagna la scultura -. Quello che invece interessa è come nella società contemporanea si possa costruire una verità ufficiale, che poi all’occorrenza si può anche decostruire con gli stessi identici strumenti, per rifarla ancora e disfarla, tutte le volte che si vuole”.

Le statue di Rosa e Olindo realizzate dall'artista lecchese Nicolò Tomaini

“Il falso prende il posto del vero, la copia quello dell’originale, mentre la vita, i sensi, le passioni, e più in generale tutto ciò che dovrebbe animare l’esistenza umana si azzerano, per lasciare il posto alla mortifera stretta di una rassegnata ubbidienza – si legge ancora -. È chiaro infatti che una organizzazione sociale che prescinde dalla realtà non teme dissenso, resistenza, ribellione: in essa tutto è virtualmente consentito in modo che nulla possa essere concretamente realizzato, a partire dalla costruzione di una effettiva via di uscita dall’incubo di quella allucinazione perversa in cui siamo imprigionati a tempo indeterminato”.

Le statue di Rosa e Olindo realizzate dall'artista lecchese Nicolò Tomaini

Considerazioni che hanno spinto il lecchese Nicolò Tomaini a realizzare l’opera nella quale “gli elementi si compongono, visivamente, attraverso la citazione di una storica opera di Marina Abramovic Rest energy, in cui i due soggetti di una coppia stanno uno di fronte all’atro; uno tiene in mano un arco, mentre l’altro tende verso il suo cuore una freccia pronta ad essere scoccata: il rapporto tra esseri umani, sia esso amoroso, affettivo, di amicizia, è sempre soggetto al rischio che l’equilibrio si rompa, con esiti potenzialmente letali, e deve potere contare su una assoluta, reciproca fiducia. L’assoluto realismo, la veridicità della rappresentazione, in cui le figure umane che nell’opera originaria della Abramovic erano incarnate da persone reali in azione (la artista e il suo storico compagno) sono sostituite dalla riproduzione, curata fin nei minimi dettagli, di Olindo e Rosa, protagonisti indiscussi della vicenda (o meglio della sua narrazione), sottolinea l’azzeramento della separazione tra la realtà, la sua ricostruzione e l’invenzione fantastica; sottolinea che viviamo in un tempo in cui ciò che si percepisce come accadimento, come evento storico, non è diverso dalla simulazione, da una efficace messa in scena”.

QUI LO SCRITTO INTEGRALE CHE ACCOMPAGNA L’OPERA

NOTIZIE DELLE ULTIME 24 ORE